Cronaca / Circondario
Mercoledì 27 Luglio 2016
Olginate. Nessun compratore
Quell’area comunale non piace
Non è arrivata alcuna offerta per un terreno nella zona industriale
Senza i 612mila euro i non si realizzano due interventi di ristrutturazione
Il tempo è scaduto e in municipio non è arrivata alcuna busta contenente un’offerta d’acquisto. E così, per la quarta volta, è andata deserta l’asta per l’alienazione del terreno comunale di via Libero Grassi.
L’amministrazione comunale conta molto su questa vendita, sia per il valore del terreno - la base d’asta infatti è stata fissata a 612 mila euro - sia perché, grazie a questa entrata, si intendono finanziare i lavori di ristrutturazione dello storico edificio di via Redaelli che fino a nemmeno due anni fa,ha ospitato il municipio.
Insomma, questa brutta notizia impone al sindaco Marco Passoni e alla sua giunta uno stop, sui progetti da avviare e una riflessione.
«Ma non è detta l’ultima parola. Tenteremo altre strade» annuncia il primo cittadino.
Ma procediamo con ordine. Stando alle informazioni pubblicate sull’avviso di bando di gara, stilato dall’ufficio tecnico, c’era tempo fino a lunedì per tutti gli interessati per presentare rigorosamente a mano, la busta contenente l’eventuale offerta al rialzo, per aggiudicarsi il lotto di terreno comunale, situato nella zona industriale di Capiate, in via Libero Grassi. Ieri, martedì, si sarebbero aperte le buste per l’aggiudicazione del lotto al miglior offerente.
Passoni spiega: «Ho sentito l’ufficio protocollo e in effetti non sono giunte offerte. Anche questa volta la gara è andata deserta». Come detto, l’amministrazione guidata dal neo sindaco, puntava molto su questa alienazione e sugli introiti che ne sarebbero derivati. «Lo scopo di questa vendita era quella di trovare i fondi per finanziare i lavori di ristrutturazione del vecchio palazzo comunale di via Redaelli. Con l’intervento in programma, l’ex municipio accoglierebbe i locali della biblioteca che lascerebbero quindi Villa Sirtori, e la segreteria dell’istituto comprensivo “Giosuè Carducci”. Ora decideremo il da farsi».
La gara andata deserta imporrà uno stop, ma il sindaco e la giunta studieranno altre soluzioni. «Mercoledì insieme al tecnico comunale valuteremo la situazione è cercheremo strade alternative. Il mancato esito del l’alienazione non ci blocca definitivamente. Vedremo se fare un altro tentativo abbassando l’importo della base d’asta oppure avviare una trattativa privata con eventuali compratori interessati».
Interesse
Secondo il palazzo comunale infatti, anche se i tre precedenti avviati durante l’amministrazione dell’ex sindaco Rocco Briganti e questo quarto tentativo,siano stati vani, ci sono in realtà delle persone interessate all’area della zona industriale. Per cui magari abbassando la base d’asta o invitando i compratori a un tavolo di trattativa, si potrà completare finalmente il progetto di alienazione e finanziare l’opera in programma, riaprire così finalmente il vecchio municipio attualmente inagibile è chiuso da quasi due anni.
© RIPRODUZIONE RISERVATA