Olginate, guasto alla diga:
«Ci vorrà del tempo»

Olginate Tecnici sul posto dopo che due delle otto saracinesche sono rimaste alzate, si cerca di riparare il danno Il presidente del Consorzio, Mauri: «Non è un lavoro facile. Il funzionamento però è garantito dalle altre sei»

Giornata di sopralluoghi e di lavori sulla diga oggi a Olginate, per capire come riparare il danno che ha inclinato due delle otto paratoie. E intanto per oggi, martedì, è attesa l’esondazione del lago all’altezza di piazza Cavour, a Como.

C’erano sia il presidente del Consorzio dell’Adda, Emanuele Mauri che il direttore, l’ingegnere Luigi Bertoli, questa mattina, con tecnici e operai alla diga che sorge dagli anni Quaranta sul fiume Adda per avviare i lavori di riparazione, dopo che domenica mattina, durante nuove manovre di apertura delle paratoie, un guasto meccanico o materiale che si è infilato nella trasmissione, hanno causato un malfunzionamento del sistema di innalzamento. Un lato si è alzato, ma l’altro è rimasto bloccato, con il risultato che le “saracinesche” si sono inclinate e bloccate obliquamente.

Un’immagine che fa impressione, come hanno sottolineato alcuni pensionati che dal lungolago osservavano la scena. In questi giorni il fiume è a livelli alti e la potenza dell’acqua si fa sentire. Ma il guasto non sta condizionando l’efficienza della diga. Come spiega Mauri: «La situazione idraulica è sotto controllo anche se lunedì si sono raggiunti 90 centrimetri sopra lo zero idrometrico e dai nostri modelli si prevede che con le piogge che ancora arriveranno, si raggiungano i 120 centimetri sopra lo zero idrometrico. Questo significa che martedì il lago invaderà piazza Cavour a Como. Ho avvertito la Prefettura comasca. Ma, è importante sottolinearlo, questo non dipende dal guasto alle paratoie perchè la diga è già alla massima apertura per far defluire l’acqua. Non ci sono poi rischi dal punto di vista della sicurezza perché per fortuna almeno fino a giovedì sarà necessario lasciare la diga aperta. Il problema si sarebbe posto se fosse stato necessario chiudere lo sbarramento». Nonostante le due saracinesche collassate, la diga lavora a pieno regime. «Le altre sei paratoie stanno compensando anche il lavoro di quelle fuori uso, che comunque sono sollevate in parte».

Nessuna manomissione, si pensa che si sia trattato di un guasto meccanico. «Forse è entrato del materiale durante i lavori di ristrutturazione o c’è stato un cedimento della trasmissione - prosegue Mauri - I tecnici stanno intervenendo direttamente sulla diga e cercando di capire come risolvere, la situazione non è facile. Le paratoie sono state sostituite in tempi recenti, ma gli organi meccanici come ingranaggi, costantemente manutenuti, sono datati, alcuni addirittura ancora in ghisa e i pezzi di ricambio non si trovano. Forse sarà necessario farli realizzare appositamente».

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