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Martedì 06 Novembre 2012
Olginate: in concordato
la Fonderia San Martino
La Fonderia San Martino di Olginate passa dalla liquidazione alla procedura di concordato preventivo, depositata al Tribunale di Lecco già a settembre e approvata dal giudice Dario Colasanti.
L'azienda ha chiuso lo stabilimento di Olginate a marzo, lasciando senza lavoro 51 persone che ad oggi risultano in gran parte senza occupazione e ancora in carico alla procedura di cassa integrazione.
L'azienda ha chiuso a causa di una complessa situazione finanziara e all'atto della liquidazione presentava un buco di 19 milioni di euro con una perdita di 2 milioni e 700 mila euro nel solo 2011 e la restante parte accumulata nel precedenti quattro anni. Il liquidatore dell'azienda, Fabio Pozzi, ha proposto ai creditori un concordato preventivo sulla base di un piano che prevede di ripianare i debiti con i creditori attraverso la vendita dei beni - fra cui la vendita delle quote della partecipazione sociale in Pan Chemicals, degli impianti e delle attrezzature produttive - che permetteranno il pagamento del 100% degli arretrati ai creditori privilegiati (fra cui i dipendenti), mentre a quelli chirografari spetterà una quota del 30%.
Il concordato dovrebbe fruttare più di 8 milioni di euro e di questi, 2,2 milioni spetteranno ai creditori privilegiati, mentre una quota del 30% di 5,3 milioni spetterà ai creditori chirografari. Il tribunale ha già nominato un commissario giudiziale, il commercialista Mario Motta, che sta analizzando la documentazione presentata dal liquidatore e che il prossimo 13 dicembre convocherà l'assemblea dei creditori per presentare la proposta concorsuale e avviare effettivamente l'asta di gara per l'affitto e la vendita dei beni della Fonderia San Martino.
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