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Venerdì 09 Luglio 2010
Oggiono: venti di crisi
Il Pdl non ci sta più
Il coordinatore Davide Bergna annuncia: <Ci asterremo da ogni seduta istituzionale fino a quando avverrà un incontro politico volto a dettare gli indirizzi che portino il Comune ad avere il vero cambiamento tanto atteso>. Il caso era esploso con le critiche del sindaco all'assessore Spreafico
OGGIONO Venti di crisi – e forti, stavolta – sul Palazzo: il Pdl non ci sta più. Annuncia il coordinatore, Davide Bergna: «Ci asterremo da ogni seduta istituzionale fino a quando avverrà un incontro politico volto a dettare gli indirizzi che portino il Comune di Oggiono ad avere il vero cambiamento tanto atteso dai cittadini».
La goccia nel vaso sono state le «dichiarazioni sull'assessore Carlo Spreafico, rilasciate a “La Provincia di Lecco” dal sindaco, Roberto Ferrari: siamo rimasti - assicura Bergna - esterrefatti». Il Pdl finora le aveva evidentemente sopportate tutte: definito lo «scendiletto della Lega Nord» dal centrosinistra, nei giorni scorsi era stato tutt'altro che difeso dai partner, anzi il segretario di sezione lumbard, Ferdinando Ceresa, aveva indirettamente rincarato la dose e il sindaco stesso aveva fatto eco mettendo qualche altro puntino sulle «i». Prima ancora il Pdl, scosso in più d'una occasione dalle prese di posizione della vice di Bergna, Giada Lietti, non aveva trovato alcuna sponda nel resto della coalizione. Poi era nato il «caso Spreafico»: critico, quest'ultimo, sul procedere dei programmi era stato dapprima indicato sempre da Ferrari come «assente ingiustificato dai consigli comunali e dalle sedute della giunta», infine (nell'ultima intervista) il borgomastro aveva chiarito che «l'assessore appartiene a una squadra. Se d'ora in poi ci sta dentro, bene altrimenti amici come prima». Ed eccolo, Bergna, preannunciare di questo passo il divorzio: «Pensavamo che numerosi incontri - rivela - avessero fatto comprendere le valide ragioni che hanno portato l'assessore Spreafico ad assumere una posizione di tutto rispetto. Rispondiamo a simili affermazioni dichiarando – tuona Bergna - che le respingiamo al mittente. E' da subito dopo le votazioni che chiediamo incontri politici segnalando le forti criticità rilevate nell'espletamento delle deleghe».
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