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Sabato 14 Aprile 2012
Oggiono: pannelli solari
sul tetto del centro remiero
Il «Kayak team» rilancia: dopo alcuni mesi di gestione del centro remiero comunale, si offre di realizzare opere a proprie spese a patto che gli sia prorogata la concessione da parte del Comune
La società si sobbarcherà una miglioria importante: la sostituzione degli impianti elettrici concepiti secondo le tecnologie tradizionali; gas e pannelli solari prenderanno il posto dei combustibili tradizionali e degli scaldabagno così costosi che oggi ogni doccia equivale a un salasso.
«Naturalmente - premette il sindaco, Roberto Ferrari - poiché si tratterà di apportare alcune modifiche alla struttura, i lavori dovranno ottenere tutte le specifiche autorizzazioni. In linea di massima, però, ci sentiamo di aderire alla proposta: ce ne vorrebbero tante - manda a dire - di associazioni così serie e collaborative che, a fronte della concessione di strutture pubbliche, si rendono conto dell'importanza e del vantaggio reciproco di una fattiva collaborazione».
Il centro remiero è stato inaugurato nel luglio scorso, affidato all'associazione sportiva «in prova»: a fronte delle migliorie che ora è disposta ad apportare, se la vedrà rinnovare per oltre un triennio.
Per il «Team» si tratterà di investire, ma poi potrà dare un bel taglio alle bollette; il Comune, che non avrebbe i soldi per l'adeguamento tecnologico e ambientale della proprietà, si ritroverà un centro remiero al passo coi tempi.
Nella convenzione originale il «Kayak team» già era impegnato in una collaborazione col Comune per «la promozione della navigazione a remi improntata anche all'aggregazione sociale» e nella «buona conservazione della struttura»; l'utenza doveva essere «sensibilizzata a un uso rispettoso dell'ambiente, all'impiego parsimonioso delle risorse idriche ed energetiche»: la società deve avere preso l'accordo alla lettera. La costruzione del centro remiero risale, com'è risaputo, al 1999; la struttura è sorta su un'area già di proprietà comunale in riva al lago. Il costo complessivo (opere edili, impianti tecnici, attrezzature ed arredi, spese tecniche e Iva) era stato stimato originariamente in 490 milioni delle vecchie lire, poi - secondo quanto più volte affermato dall'attuale amministrazione - è «molto salito».
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