Oggiono: orti agli italiani?
Adesso insorge la Cgil

Il dipartimento Politiche sociali del sindacato parla di inaccettabile disparità di trattamento verso persone che vivono regolarmente in Italia, pagano i contributi e le tasse anche al Comune dove risiedono ma subiscono la negazione di un bene comunale. Il sindaco non si scompone

OGGIONO Esplode (a scoppio ritardato) il caso degli orti comunali concessi ai soli cittadini italiani: la Cgil punta l'indice contro il requisito incluso - come si riferì all'epoca - nel regolamento varato dal consiglio lo scorso luglio.


Il dipartimento Politiche sociali del sindacato accusa: «E' inaccettabile la disparità di trattamento verso persone che vivono regolarmente in Italia, pagano i contributi e le tasse anche al Comune dove risiedono, ma subiscono la negazione di un bene comunale a causa della loro condizione di stranieri».


La Cgil ha quindi «scritto al sindaco per chiedere la modifica del regolamento».


In caso di risposta negativa, la Cgil avverte di riservarsi «ogni azione utile allo scopo» e, in particolare, preannuncia di voler «richiedere l'intervento dell'Unar, l'ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali istituito dalla presidenza del consiglio dei ministri». Ma il sindaco non si scompone.


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