Oggiono: operaio a processo
per abusi su due bambine

L'uomo, stando all'accusa, approfittava dell'assenza della madre da casa per lavoro. Ecco perché è stato rinviato a giudizio dal giudice dell'udienza preliminare Massimo Mercaldo per violenza sessuale, su incriminazione proposta nei capi di accusa elencati in  tre pagine dal pubblico ministero Cinzia Citterio. Lui si proclama innocente

OGGIONO Le due figlie di 13 e 12 anni della convivente, obbligate, secondo l'accusa, dal nuovo uomo della madre a subire le sue morbose attenzioni, tra le mura della casa in un centro abitato dell'oggionese, con episodi risalenti a tre anni or sono, ripetuti, separatamente l'una dall'altra.


Quello più grave, tale da ipotizzare l'accusa di violenza sessuale consumata, è poi diventata l'occasione perché la ragazzina si confidasse il suo terribile segreto con il padre ed emergesse il quadro desolante e morboso degli altri abusi imposti loro, a turno.


L'operaio infatti, stando sempre all'accusa, approfittava dell'assenza della madre da casa per lavoro. Ecco perché un operaio di 35 anni è stato rinviato a giudizio dal giudice dell'udienza preliminare Massimo Mercaldo per violenza sessuale, su incriminazione proposta nei capi di accusa elencati in  tre pagine dal pubblico ministero Cinzia Citterio. L'uomo si proclama innocente.


Tutti i dettagli nel servizio su "La Provincia di Lecco" in edicola mercoledì 24 aprile.

© RIPRODUZIONE RISERVATA