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Domenica 25 Marzo 2012
Oggiono: O-Pac in festa
per la nuova fabbrica
Ad Oggiono, la O-Pac ha inaugurato la nuova fabbrica. O-Pac fa parte del gruppo Omet e produce salviette umidificate. L'azienda occupa ottanta persone ed è leader nella produzione di salviette umidificate, con un fatturato di 12,5 milioni.
Sì. E l'ha spiegato bene ad Oggiono Antonio Bartesaghi, presidente della Omet, nell'intervento di inaugurazione della nuova fabbrica della O-Pac, l'azienda del gruppo lecchese, che produce salviette umidificate e occupa ottanta persone.
Quello di Bartesaghi è stato un discorso da leader. Da uno che sa che per guidare un'azienda - che prima di tutto è un insieme organizzato di persone - servono carisma e la capacità di indicare sempre un nuovo traguardo e «un sogno da condividere. Mi piace - ha sottolineato Bartesaghi - svegliarmi ogni mattina con un sogno in testa. E la sera rientrare a casa con la consapevolezza che ho lavorato per avvicinarmi di un pochino al mio sogno. Ognuno per la sua parte - ha continuato il presidente di Omet - dimostriamo insieme che ce la possiamo fare e che si possono realizzare i traguardi che ci siamo posti. Alle istituzioni chiediamo di dare fiducia alle imprese che danno lavoro e portano ricchezza a tutto il territorio. Noi imprenditori - ha continuato Bartesaghi - mettiamo le risorse e la passione e chiediamo ai nostri collaboratori, e a tutti i soggetti del territorio (quelli che sono gli stakeholders) di condividere il nostro sogno e di lavorare per crescere tutti assieme».
La famiglia Bartesaghi ha festeggiato un sogno diventato realtà: il nuovo stabilimento della O-Pac che si sviluppa su una superficie complessiva di 8500 metri quadrati (mille metri di uffici, tremila dedicati alla produzione e 4500 alla logistica) e che consentirà all'azienda di continuare a crescere: negli ultimi dieci anni, la O-Pac ha registrato un incremento annuo del fatturato del 5%. Erano 8,5 milioni nel 2002, sono stati 12,5 nello scorso esercizio (con una quota export del 40%). Ma come si fa a realizzare i sogni e a crescere in un momento in cui la congiuntura è da incubo? La risposta potrebbe essere sintetizzata in una battuta di Bartesaghi: «Chi non ha l'eccellenza perde».
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