Oggiono: il Motoclub
teme per la sede

Dall'alto suo quarto di secolo di presidenza alla testa di una delle società più blasonate d'Italia, Marazza non nasconde la preoccupazione: «Sono tre anni che stiamo col fiato sospeso». Nei giorni scorsi altre associazioni locali avevano subito disagi nelle sedi causa allagamento dell'ex ospedale

OGGIONO Se il Cai piange, il Motoclub non ride: non ci sono soltanto le associazioni di via Locatelli a rischiare lo sfratto; là i gruppi con sede nell'ex ospedale si sono ritrovati - da venerdì scorso - senza più un tetto, causa (e nonostante) il gelo; in via Primo maggio, però - dove ha casa il Motoclub - c'è chi ha l'assillo di dover lasciare a propria volta i locali.

Probabilmente non riflettono all'esterno la prestigiosa immagine della società, ma il moto club non li scambierebbe volentieri con niente altro: «La proprietà ci ha dato questa sede, idonea per le nostre aspettative, in pieno centro e al piano terra», le rende merito lo storico presidente, Giuseppe Marazza, in sella ormai di venticinque anni.

Purtroppo il tempo passa, i progetti cambiano e, per quel segmento di via Primo maggio c'è nell'aria un piano di recupero che prevede demolizione e ricostruzione per realizzare negozi, uffici, soprattutto appartamenti.

Dall'alto suo quarto di secolo di presidenza alla testa di una delle società più blasonate d'Italia, Marazza non nasconde la preoccupazione: «Sono tre anni che stiamo col fiato sospeso: da quando l'ipotesi del recupero urbanistico ha cominciato a circolare. La nostra è una società di un certo rilievo, ci serve una sede che possa agevolmente fungere anche da ufficio».
Il servizio completo su "La Provincia di Lecco" in edicola mercoledì 22 febbraio.

© RIPRODUZIONE RISERVATA