Oggionese: calo demografico e scuole. I sindaci: «Apriamo una riflessione»

«Il dato positivo dello studio provinciale sul calo degli alunni è che, appunto, finalmente abbiamo una fotografia. Compito dei Comuni è tentare di arrestare l’emorragia di studenti, laddove esista: contro il calo demografico generalizzato, possiamo fare ben poco»: il sindaco di Oggiono, Chiara Narciso, commenta il dato emerso dalle rilevazioni delle dinamiche della popolazione e delle conseguenze per la popolazione scolastica, secondo le quali tra 5 anni l’istituto comprensivo di Oggiono si ritroverà con 270 alunni in meno.

«Il calo demografico - sottolinea la Narciso - c’è in tutta la provincia e, peraltro, in vari territori molto più grave che a Oggiono. È un fenomeno di tutto il mondo occidentale. Nello specifico, è tuttora difficile dire se colpirà di più Oggiono, dove per esempio quest’anno la nostra elementare del rione Peslago fa registrare addirittura una prima in più, o nei paesi piccoli afferenti il Comprensivo».

Quest’anno ha rischiato grosso (come si era riferito) la prima elementare di Annone, salvata dall’ufficio scolastico provinciale seppur con pochi iscritti, ma alla luce del fatto che, l’anno prossimo, i nati saranno in numero maggiore. «È evidente - osserva Narciso - che, quindi, il futuro delle classi o delle scuole e dell’istituto stesso dipende da scelte, oltre che da numeri. Per mantenerli, i Comuni possono affiancare le autorità scolastiche con servizi: abbiamo già detto che l’attivazione anche del pre e post lezioni, non decollato per il 2024/2025, a Oggiono avrebbe offerto alle famiglie una scuola primaria a tempo pieno e, per noi, questa è la strada giusta da percorrere per incrementare gli iscritti o, almeno, non rischiare di perderne a favore di altre realtà, paritarie o pubbliche, dove questa ampia copertura oraria è standardizzata. Da ciò - ribadisce Narciso - la decisione, in accordo con la dirigenza dell’istituto comprensivo, di proporre il pre e post scuola per il 2025/2026 già a partire dagli Open Day delle prossime settimane, in vista delle iscrizioni di gennaio. Crediamo che servizi come questi debbano essere presentati ai genitori come parte integrante dell’offerta formativa: chi vuole il tempo pieno e a Oggiono, durante gli Open Day, non lo trova, manda direttamente i figli dove c’è; così si perdono (o non si acquistano) iscritti, né poi si riesce a introdurre i servizi in una fase seguente».

Ad Annone l’amministrazione comunale ha già avuto modo di «ringraziare la dirigenza dell’istituto comprensivo di Oggiono, la quale si è adoperata con noi per il salvataggio della prima classe scongiurando - per il sindaco, Luca Marsigli - una soppressione che sarebbe stata traumatica per il paese, avrebbe comportato difficoltà alle famiglie e avrebbe potuto mettere in discussione la tenuta della scuola».

Tuttavia, i dati provinciali parlano chiaro e proprio ad Annone fin dallo scorso giugno l’allora sindaco Patrizio Sidoti aveva dichiarato: «Il tema va messo in agenda in tutto il circondario. Infatti, il calo demografico è generalizzato e non si potrà sicuramente andare avanti a forza di deroghe, mantenendo in piedi tante piccole scuole con elevati costi e pochi bimbi, sempre a rischio. Serve una riorganizzazione territoriale, conservando in ogni comune una funzione, ma diversificata, e concentrando l’utenza: per esempio, l’asilo statale in un paese, le primarie e le medie in altri».

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