Cronaca / Sondrio e cintura
Venerdì 05 Gennaio 2018
Oggi via ai saldi. Si cerca l’occasione
tra sconti e offerte
Sono attesi da famiglie e negozianti. «Dicembre nel complesso è stato piuttosto sottotono». Il dilemma dell’apertura o meno il giorno dell’Epifania
Partono oggi in provincia di Sondrio e in tutta la Lombardia i saldi invernali: il periodo di vendite a prezzi scontati, della durata di due mesi, vedrà, secondo le stime, ogni persona spendere in media 143 euro, mentre per quanto riguarda le famiglie questa cifra sale, sempre in media, a 331 euro per l’acquisto di capi d’abbigliamento, calzature e accessori.
Il periodo dei saldi è atteso con ansia non soltanto dai consumatori, che andranno a caccia di affari e che, come spesso accade, hanno aspettato proprio l’avvio delle vendite a prezzi scontati prima di fare acquisti, seppur necessari, ma anche dai commercianti, reduci da un mese di dicembre e da festività natalizie in cui certo i sorrisi non si sono sciupati.
«L’auspicio è ovviamente quello che per noi i saldi siano positivi - ha sottolineato Manuela Giambelli, presidente dell’associazione Sondrio Shopping - anche perché dicembre è stato piuttosto sottotono. Fino al 15 dicembre, quando si riceve la “tredicesima” è piuttosto normale, ma dal 20 in poi lo shopping di Natale è “esploso” come ogni anno. Resta però il fatto che molti abbiano approfittato del Black Friday di fine novembre per fare gli acquisti di Natale: anche qui alcuni lo hanno fatto e altri no, ma il Black Friday ha sicuramente inciso».
La stessa libertà avuta sull’applicazione degli sconti del Black Friday, i commercianti sondriesi l’avranno sulla decisione di tenere o meno aperti i loro negozi nella giornata dell’Epifania: «È un bel dilemma: - ammette Manuela Giambelli - non ci sono direttive dall’alto, ma è altrettanto vero che sabato potrebbe esserci un bel movimento di turisti. Ognuno comunque sarà libero di scegliere anche se, come per quanto riguarda il Black Friday, forse sarebbe auspicabile una maggiore unione e scelte maggiormente condivise da parte dei commercianti del settore dell’abbigliamento e delle calzature».
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