Cronaca / Sondrio e cintura
Sabato 02 Giugno 2018
Oculistica, Sondrio in cattedra
Immagini 3D per gli interventi
Nel reparto è ora attiva una sala operatoria totalmente digitalizzata. Un microscopio con telecamera collegato ad uno schermo facilita il lavoro dei medici.
L’Oculistica di Sondrio dell’Azienda socio-santiaria Valtellina e Alto Lario si conferma un’eccellenza e un centro all’avanguardia a livello nazionale grazie all’allestimento di una sala operatoria completamente digitalizzata, collocata nel nuovo blocco operatorio dell’ospedale, predisposta per affrontare gli interventi chirurgici mininvasivi all’occhio, e, in particolare, quelli che richiedono maggiore competenza ed esperienza per complessità.
Il macchinario posizionato nella sala è dotato di un microscopio con una telecamera che trasmette le immagini alla consolle: un software elabora le immagini rendendole tridimensionali e il chirurgo può operare il paziente guardando lo schermo con visione tridimensionale dell’occhio.
In questo modo possono assistere all’operazione, a differenza del passato, anche altri medici non impegnati in prima persona nell’intervento chirurgico.
La sala digitalizzata consente, inoltre, una chirurgia meno invasiva con i tagli all’occhio che da 0,9 millimetri si riducono a una dimensione tra gli 0,4 e gli 0,6 millimetri e non devono essere suturati al termine dell’operazione; i pazienti sottoposti a intervento chirurgico, inoltre, sono gestiti in “day hospital”, mentre in precedenza dovevano essere ricoverati
«È la nuova frontiera della chirurgia - assicura il dottor Claudio Pelizzari, direttore della struttura di Oculistica - presente in soli altri due centri di oftalmologia lombardi. L’impegno è molto, ma voglio sempre essere al passo con i tempi: si opera guardando uno schermo ad alta definizione, in una posizione fisica più “rilassata” e contemporaneamente la strumentazione consente anche di fare formazione ed è dunque pure uno strumento didattico».
«Abbiamo fortemente voluto l’introduzione della nuova tecnologia - ha fatto eco Giusy Panizzoli, direttore generale di Asst ValtLario che ha preso parte alla presentazione insieme alla consigliera regionale Simona Pedrazzi - perché crediamo nello sviluppo di questo settore. L’Oftalmologia andava potenziata anche in risposta a una domanda di prestazioni di alta qualità molto forte. Abbattere le liste d’attesa e offrire un servizio di alto livello, è stato il binomio che ci ha spinti ad investire in tecnologia e risorse umane».
La nuova apparecchiatura è costata 161 mila euro e ha già consentito 20 procedure d’urgenza solo nell’ultimo mese e 15 interventi di chirurgia complessa della retina effettuati anche su pazienti provenienti da fuori provincia.
Lo scorso anno, sono stati 280 gli interventi di chirurgia complessa sui 2700 totali effettuati; 30.195, invece, le prestazioni ambulatoriali di Oculistica effettuate a livello aziendale di cui 28.036 su pazienti esterni, 670 su pazienti ricoverati e 1489 su pazienti giunti nei Pronto Soccorso.
Nel 2018, il team di Oftalmologia è stato “arricchito” da quattro nuovi chirurghi: Giovanni De Vivo, Emilio Galassi, Anna Maffia, Rodica Sfarghie, che hanno fatto salire ad otto il numero complessivo dei medici in organico, sempre affiancati nel corso degli interventi chirurgici dal lavoro prezioso delle “ferriste”.
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