Nuovo svincolo al Bione, un tassello
chiave per la viabilità lecchese

Il nuovo svincolo che sarà realizzato al Bione non è solo un’infrastruttura fondamentale per la viabilità. È un tassello chiave di quell’effetto domino innescato dall’avvio del cantiere per la costruzione del quarto ponte. In principio era toccato alla piattaforma ecologica, prima tessera del domino a cadere. L’area di via Buozzi che oggi ospita il centro di raccolta rifiuti, infatti, da ottobre sarà occupata dal cantiere del nuovo viadotto. Vista l’impossibilità di interrompere un servizio fondamentale per i cittadini, per quella data dovrà essere pronta la nuova piattaforma ecologica in corso di realizzazione nell’ex cava Musolino di viale don Ticozzi. Un’area confiscata alla criminalità organizzata che, grazie al coinvolgimento in questo puzzle ampio e complesso, può tornare alla comunità. Sempre lì, peraltro, verrà realizzato il nuovo centro per il riuso, un investimento da 580mila euro per una struttura tesa a promuovere il reimpiego e il riutilizzo dei beni usati, prolungandone il ciclo di vita, in modo da ridurre la quantità di rifiuti prodotti.

A breve distanza da queste nuove strutture, dall’altro lato di viale don Ticozzi, si troverà il nuovo ingresso del centro sportivo Bione. Il nuovo svincolo, infatti, sarà costruito proprio al posto del parcheggio davanti all’attuale entrata della struttura, che quindi dovrà essere spostata. Non si tratta di un cambiamento che avverrà nell’immediato: lo svincolo, così come il quarto ponte, sarà pronto a fine 2025. Tuttavia, la collocazione del nuovo ingresso si inserisce nel più ampio discorso sulla riqualificazione complessiva del centro sportivo Bione, vero e proprio punto di riferimento per la comunità con i suoi 96.600 metri quadrati.

Nelle prossime settimane, Palazzo Bovara sceglierà il tecnico a cui affidare il compito di redigere delle alternative progettuali inerenti una profonda ristrutturazione del centro sportivo. Alternative tra cui poi la giunta di Mauro Gattinoni sarà chiamata a scegliere non appena i progetti saranno pronti. Prima di arrivare lì, però, il sindaco e gli assessori hanno di fronte diversi altri problemi da risolvere. Per esempio: dove saranno posizionate le giostre il prossimo anno? Con l’area “spettacoli viaggianti” coinvolta in un cantiere e l’area di sosta vicino ai campi del centro sportivo divenuta fondamentale per l’accesso agli stessi, difficilmente le giostre potranno essere riproposte di nuovo in quella zona. Pertanto, il luna park, tradizionale appuntamento della Pasqua lecchese, dovrà trovare una nuova collocazione.

L’individuazione di una nuova zona destinata agli “spettacoli viaggianti” sarà uno dei temi che, con ogni probabilità, animerà la discussione sul nuovo piano di governo del territorio prevista in autunno, così come la nuova sede di Cnsas, elisoccorso e protezione civile. Vista l’eccessiva vicinanza del nuovo viadotto, infatti, la piattaforma per gli elicotteri dovrà essere spostata assieme alla sede del Soccorso alpino. In passato si era parlato di unire le strutture alla caserma dei vigili del fuoco, creando un grande polo del soccorso. Un progetto rimasto sulla carta, almeno finché la costruzione della caserma non si sbloccherà dopo anni di attesa.

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