Cronaca / Lecco città
Giovedì 13 Luglio 2017
«Nuovi voucher
Troppa burocrazia»
Coldiretti Lecco Como denuncia ritardi nello sviluppo della piattaforma informatica dell’Inps
Cresce la protesta degli agricoltori lariani contro il meccanismo dei nuovi voucher. Dopo le preoccupazioni espresse nei giorni scorsi sulla circolare dell’Inps, alla prova dei fatti Coldiretti conferma che così non va. E soprattutto sono in pericolo le raccolte estive delle aziende agricole lecchesi e comasche.
«Gli agricoltori, ora, dicono basta alle continue penalizzazioni della burocrazia» dice Fortunato Trezzi, presidente di Coldiretti Como Lecco, affermando che si stanno verificando ritardi burocratici nello sviluppo della procedura informatica dell’Inps. Ritardi che di fatto impediscono alle imprese di questo comparto l’accesso agli strumenti che hanno sostituito i voucher, contratti di prestazione occasionale.
All’inizio in effetti, quando il Parlamento diede il via ai nuovi strumenti di lavoro con queste caratteristiche (conseguenza dell’abolizione dei voucher da parte del governo la scorsa primavera per non incagliarsi nel referendum della Cgil), l’associazione era risultata tra quelle favorevoli.
Quando però il meccanismo è entrato in funzione, tutto è cambiato. Secondo la Coldiretti interprovinciale, il sistema non consente alle imprese agricole di utilizzare la comunicazione preventiva per un arco temporale di tre giorni: una prerogativa che la legge attribuisce al settore agricolo proprio in ragione delle sue specificità.
«È inammissibile che dei ritardi burocratici mettano a rischio opportunità di lavoro per i giovani studenti, i pensionati e i cassa integrati impiegati in agricoltura nell’attività stagionale» sostiene Trezzi e aggiunge: «Le raccolte estive di frutta e verdura, la vendemmia, nonché il lavoro dei nostri agriturismi, sono un motore economico rilevante per il territorio lariano che non può e non deve incepparsi per una procedura informatica». Tutti elementi che inducono al timore per le attività che in questo momento sono particolarmente in crescita, come appunto quelle connesse anche al turismo. Ma che sono sottoposte anche a picchi e cali di lavoro. «Auspichiamo, quindi, che al più presto venga superata questa difficoltà» conclude Trezzi. In agricoltura, la legge aveva posto come limite economico annuo generale, per l’utilizzo di questo strumento 6.666 euro, mentre per gli altri settori è di 5mila euro, sia per il prestatore che per l’utilizzatore; resta l’aggancio al valore della retribuzione oraria stabilita dai contratti collettivi. Sull’importo orario sono calcolati contribuzione (33%) e premio assicurativo (3,5%).
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