Cronaca / Lecco città
Lunedì 24 Novembre 2014
Nuovi sensi unici
Firme contrarie
di 450 residenti
Provvedimento “Zona 30”: petizione ad Acquate. «No grazie: non solo inutili, ma anche dannosi»
LECCO
In 450 contro la “Zona trenta”. Il rione di Acquate boccia drasticamente la proposta del Ctp, il coordinamento territoriale per la partecipazione, sostenuta dall’assessore Vittorio Campione. Dopo la petizione di Olate con 266 firme contro le modifiche alla viabilità, già entrate in vigore dallo scorso anno, ad Acquate si portano avanti e bocciano subito l’idea.
Visto che nel rione circolava voce che il provvedimento “Zona trenta” fosse una richiesta dei cittadini, i 450 firmatari della petizione hanno stilato un documento in cui evidenziano di non aver mai chiesto il provvedimento.
Il progetto sarebbe quello di istituire il senso unico in via don Minzoni verso la chiesa per entrambe le porzioni della via, senso unico in via Tramaglino verso piazza della Vittoria, doppio senso in via Renzo, spostamento davanti alla chiesa delle fermate dei bus, definizione di tutti i parcheggi possibili in via don Minzoni, via Tramaglino, via Renzo, piazza della Vittoria. Inoltre via Agnese verrà chiusa nella parte finale su via Tramaglino, verranno poi definiti dei passaggi pedonali in corrispondenza della scala pedonale su corso Promessi Sposi, e si introdurrà la limitazione di velocità nel quartiere a trenta chilometri orari fino all’altezza della sede del Crams su via ai Poggi. Con il senso unico le auto dovrebbero scendere dalla Salita dei Bravi e andare a San Giovanni a girare, visto che una volta giunti all’imbocco di via Tonale è consigliabile svoltare verso San Giovanni, in quanto andare verso viale Montegrappa è pericoloso.
«Con la presente dichiaro di non avere mai chiesto ad alcun rappresentante dell’Amministrazione comunale di modificare la viabilità del rione di Acquate, prevedendo sensi unici che, non solo ritengo inutili, ma anche dannosi e che mi vedrebbero fortemente contrario - scrivono i 450 firmatari -. Per evitare eventuali ingorghi sulla via don Minzoni, chiedo che venga fatto rispettare il divieto di sosta sulla via stessa e che vengano posizionati paletti a protezione e tutela dei pedoni».
Sostenitrice della petizione il consigliere comunale di Ncd Angela Fortino, che nel rione abita e lo frequenta. «Ad Acquate non hanno assolutamente chiesto il provvedimento di rivoluzione viabilistica annunciato e anzi, ne sono fortemente contrari. I rioni non godono di assetti viari che consentano di agevolare il fluire del traffico attraverso la previsione di sensi unici: le vie sono, per lo più, di calibro limitato e non sono state pensate per la realizzazione di anelli».
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