Il tutto grazie al nuovo motore e a una serie di miglioramenti meccanici e aerodinamici su un propulsore e una vettura che già era stata rivoluzionata quasi in toto. Ancora una volta, secondo i dettami della nuova strategia industriale e commerciale inaugurata da Opel sull'ammiraglia Insignia, la tecnologia e i vantaggi che ne derivano non graveranno sulla tasche del cliente.
Coerentemente, sul mercato italiano i prezzi della nuova Astra 1.3 Ecoflex partono da 19.200 Euro, lasciando il prezzo invariato rispetto alla precedente versione non equipaggiata con questa tecnologia. In particolare, la nuova generazione di Astra Ecoflex monta l'economico turbodiesel multivalvole 1.3 diesel da 95 cavalli, che eroga fino a 190 Nm di coppia tra i 1.750 e i 3.250 giri, disponendo di un sistema d'iniezione multipla common rail e di turbina a geometria variabile.
Su di esso è stata installata anche la nuova centralina elettronica E59, mentre i tecnici hanno proceduto ad un'ottimizzazione della valvola Egr per il ricircolo dei gas di scarico. La valvola è ora raffreddata ad acqua per ridurre ulteriormente le emissioni inquinanti. Anche il filtro antiparticolato (Dpf) viene offerto di serie.
Astra 1.3 Cdti Ecoflex è equipaggiata con un cambio manuale a cinque velocità studiato apposta per «interfacciarsi» al meglio con il nuovo motore ecologico. Tra l'altro la nuova tecnologia Start-Stop è disponibile anche sulla nuova Sports Tourer con consumi pari a 4,1 litri di carburante per 100 km e un livello di emissioni pari a 109 grammi di Co2. Da notare che alla fine del 2011 tutte le principali vetture Opel saranno dotate di questo soluzione innovativa che consente di ridurre le emissioni.
Come è oramai noto, i principali vantaggi del sistema Start-Stop si hanno durante la guida in città. Il principio è semplice: un motore che non gira non consuma carburante. Invece di funzionare a vuoto durante le pause al semaforo o se si è in coda, il motore si ferma quando il guidatore mette in folle e lascia la frizione. Quando il semaforo diventa verde, il guidatore deve semplicemente ripremere il pedale della frizione per riavviare il motore, mettere la prima e partire.
Naturalmente, il riscaldamento, lo sterzo e i freni restano attivi per garantire agli occupanti della vettura sicurezza e comfort anche a motore temporaneamente «disattivato». Eliminando i tempi in cui il motore gira a vuoto, si riducono i consumi, le emissioni di gas serra si abbassano e si fa anche meno rumore.
Daniele Vaninetti
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