Cronaca / Morbegno e bassa valle
Venerdì 16 Novembre 2018
Nuova 38 e costi lievitati, bufera sul ministro Toninelli
«Vorrei fornire al ministro alcune precisazioni rispetto alla strada statale 38 della Valtellina, per la quale la comunità valtellinese, con grande senso di responsabilità, si è autotassata, contribuendo in modo importante al finanziamento di un’opera statale». Così l’assessore regionale Massimo Sertori
«Vorrei fornire al ministro Toninelli alcune precisazioni rispetto alla strada statale 38 della Valtellina, per la quale la comunità valtellinese, con grande senso di responsabilità, si è autotassata, contribuendo in modo importante al finanziamento di un’opera statale». Così l’assessore regionale a Enti locali, Montagna e Piccoli Comuni Massimo Sertori puntualizza in merito all’intervento parlamentare del ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli sulla SS38 della Valtellina, nel cui ambito il ministro ha citato l’opera come esempio di inefficienza, parlando di un costo totale di 2 miliardi e 500 milioni rispetto ai 480 milioni inizialmente previsti per la sua realizzazione.
«Il primo tratto della SS38 e la Tangenziale di Morbegno, appena aperta al traffico veicolare il 29 ottobre, - precisa Sertori - hanno avuto un costo complessivo di 560 milioni di euro (e non di 2 miliardi e 500 milioni, come affermato dal ministro). La Tangenziale di Morbegno, peraltro, ha generato un risparmio di 50 milioni di euro, risultanti dalle economie della sua realizzazione: questi risparmi sono stati messi a disposizione per la futura Tangenziale di Tirano».
«Come dimostrano i dati - aggiunge l’assessore -, contrariamente a quanto dichiarato dal ministro, il “sistema Valtellina” è l’esempio dell’efficienza e, citando Montanelli, a seguito degli eventi alluvionali che hanno colpito la provincia di Sondrio nel 1987, possiamo affermare: “magari tutta l’Italia fosse Valtellina”».
«Con lo spirito costruttivo tipico di noi Valtellinesi - conclude Sertori - rimango a totale disposizione del ministro Toninelli, per rappresentare a lui e ai suoi collaboratori come ha funzionato il “sistema Valtellina”, il quale, se mutuato in tutta Italia, sono certo potrà agevolare molto il suo lavoro e migliorare l’efficienza dei progetti delle infrastrutture di tutta la nazione».
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