Novate, non chiamatelo lido. Ormai la spiaggia è diventata Riviera

Novate Mezzola Gli effetti del cambiamento climatico sono sempre più evidenti anche in questa zona. L’unico dato positivo riguarda l’affluenza dei villeggianti

Più che al lido di Novate Mezzola, sembra di essere in riviera. Quella romagnola, con le sue lunghe spiagge sabbiose. E questo, perché gli effetti del cambiamento climatico, su questo stupendo specchio di lago, si vedono proprio tutti, in quanto il mix dirompente costituito dal minor apporto di acqua dagli affluenti e dal maggior apporto di limo conseguente ai nubifragi che si sono verificati, in valle, lo scorso anno e anche a fine giugno, hanno cambiato, completamente, la geografia dei luoghi.

Cambiamento

Tant’è che oggi abbiamo due spiagge, perché a quella di sempre, afferente al lido vero e proprio, quello presidiato e in gestione ai coniugi Giuliana Libera, di Novate Mezzola, e Daniele Colli, di Colico, se ne deve aggiungere una seconda, enorme, situata sulla destra dell’area, in direzione della piana che conduce a San Fedelino. Con un livello del lago indicato inferiore di sette metri rispetto allo scorso anno e di due rispetto al suo livello minimo, anche se, Gianni Nonini, il “custode del lago”, smussa un poco le cifre e parla di massimo cinque metri in meno.

«Io sono di qui, ma, mai, in passato, ho avuto modo di osservare una trasformazione simile - assicura Giuliana Libera -, perché, da sempre, ricordo il limite del lago arrivare a ridosso della pista sterrata che corre in direzione di San Fedelino. Mentre, ora, fra il cordolo e il lago, c’è un tratto di spiaggia enorme, bellissimo, in sé, ma che rende l’idea della carenza idrica in atto».

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