Sport / Sondrio e cintura
Martedì 03 Dicembre 2013
«Non è stato il Sondrio
delle migliori occasioni»
Mister Bertani resta sereno dopo la sconfitta di Milano
«Nella ripresa abbiamo giocato meglio noi»
Una sconfitta, quella rimediata dal Sondrio in casa del Real Milano, quasi pronosticata. Gli scaramantici infatti non posso fare a meno di notare che era la tredicesima partita in campionato e che il presidente Mostacchi l’aveva “tirata” , visto che due settimane fa aveva indicato i milanesi come la squadra più forte del girone.
«Il presidente ha parlato così prima della sconfitta subita dal Real contro il Villa d’Almè, impressionato dalla striscia di cinque vittorie consecutive, senza prendere gol - spiega mister Paolo Bertani -. Adesso dopo averla vista in azione direttamente, penso che non sia la migliore. Certo fa un buon calcio, mettendo in campo diversi giovani al fianco di elementi esperti».
Tanto è bastato per battere i biancazzurri. «I milanesi hanno avuto la fortuna di trovare un Sondrio che non è stato all’altezza della situazione, anche perché ci mancava qualcosa di importante, come Crea, Mostacchi e Martinelli – dice Paolo Bertani -. Non hanno rubato nulla: nel primo tempo hanno fatto meglio di noi. Niente di eccezionale: a parte una grande occasione sullo 0-0, con un tiro da trenta metri sventato da Simone (Bertani ndr), hanno tirato in porta solo sul rigore e sulla punizione del secondo gol dove siamo stati molto distratti su un loro schema. Nella ripresa abbiamo giocato solo noi: li abbiamo costretti nella loro metà campo, ma non abbiamo avuto la fortuna e la forza di fare quello che ci era riuscito la domenica precedente nella doppia rimonta con la Galbiatese. Anche perché non abbiamo fatto una delle nostre migliori partite».
A complicare la giornata no, anche le decisioni arbitrali.
«Mi sembra che, dopo la partita con il Ciserano, siamo presi di mira dalle giacchette nere. Non passa giornata senza un rigore contro e con altre situazioni che ci penalizzano. Come l’espulsione di Mattia (Bertani ndr), che è stata assolutamente ingiusta. C’è qualcosa di strano, che non mi quadra e che non riesco a capire».
Mister Bertani poi inquadra la sconfitta in una dimensione ben diversa da quella del dramma. «Abbiamo perso ma siamo ancora lì, ad un solo punto dal Ciserano - spiega -. Il campionato è lungo. Adesso dobbiamo solo ritrovare tranquillità e ripartire dalla trasferta di domenica a Crema, dove dobbiamo riprenderci velocemente». Anche tra i giocatori c’è la consapevolezza di aver “meritato” lo stop.
«Abbiamo giocato male e perso», il pensiero di Michele Spaggiari, che non è riuscito ad incidere sulla partita come sa fare. Da domenica il Sondrio ha smesso i panni della lepre, vestendo quelli dell’inseguitore. E non è detto poi che sia un male.
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