Cronaca / Valsassina
Mercoledì 03 Febbraio 2016
Non c’è acqua, i rifugi sono in difficoltà
Usano quella per i cannoni sparaneve
Piani di Bobbio, un’ordinanza del sindaco impone di bollirla e usarla con parismonia. Ferrari: «Idroservice mi ha assicurato rimedi in tempi brevi: riempirà i serbatoi a secco»
Non solo gli invasi d’acqua servono a rifornire i cannoni sparaneve, adesso sono anche indispensabili per non lasciare a secco tutti rifugi e la attività dei Piani di Bobbio: in piena stagione sci sarebbe una jattura.
Così è: non piove più e l’acquedotto di Bobbio non può più distribuire acqua potabile, si attinge così dall’invaso acqua «che per essere usata per fini alimentari, deve prima essere bollita», riassume il testo dell’ordinanza da lui firmata il sindaco, Andrea Ferrari.
Allora a Bobbio acqua dagli invasi che servono per produrre neve alle Imprese turistiche barziesi, la società degli impianti. «Non essendo garantita la potabilità di quest’ultima proprio perché non viene erogata dall’impianto dell’acquedotto ex comunale - spiega il sindaco di Barzio -, l’attuale gerente, Idroservice, mi ha invitato a firmare l’ordinanza restrittiva sull’impiego dell’acqua per fini alimentari in uso alle utenze dei Piani di Bobbio».
Le captazioni dell’acqua potabile che riforniscono i Piani di Bobbio si trovano in località denominata, non a caso: “Sorgente”. Sono a secco. Non ce n’è più e i rifugi si arrangiano come possono. Chi attingendo dai propri serbatoi e poi con l’acqua soprattutto che sgorga dall’invaso, di recente realizzazione, che si trova nei paraggi del rifugio del Cai “Lecco”. A questo proposito, sempre il sindaco di Barzio Ferrari tiene a precisare: «Questo deposito d’acqua era stato realizzato dalla Comunità Montana della Valsassina qualche anno fa. Questo ente l’ha poi regalato al Comune di Barzio. Essendo noi non nelle condizioni di gestirlo in maniera diretta, mediante convenzione, l’abbiamo affidato all’Itb. Che ne fa uso per rifornire i “cannoni” di acqua per innevare le piste. Senza pregiudicare questa funzione, in periodi di siccità come quello che stiamo subendo, l’invaso diventa necessario per dare acqua a Bobbio, anche se non definita potabile perché non proviene dall’acquedotto comunale».
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