Cronaca / Sondrio e cintura
Lunedì 04 Dicembre 2017
«Non avevo mai visto
così tanti bambini»
A Montagna l’ingresso di don Battista Rinaldi. «Una comunità che ha già fatto vedere la grazia di Dio».
«Vi invito a ringraziare il Signore e ad accogliere il vostro nuovo arciprete con spirito di collaborazione e disponibilità, perché questa sia sempre una parrocchia viva. Vi accompagni la protezione di Maria, di San Giuseppe e di San Giorgio. Buon cammino sotto la guida di don Battista Rinaldi».
Queste le parole del vicario generale monsignor Renato Lanzetti nella parrocchiale di San Giorgio, ieri pomeriggio gremita di fedeli per dare il benvenuto al nuovo parroco, che ha preso il posto di don Tullio Schivalocchi, per undici anni guida spirituale e religioso del paese retico.
Sull’altare insieme a don Lanzetti, il vicario foraneo don Samuele Fogliada e più di una dozzina di parroci del territorio, tutti insieme attorno a don Rinaldi, accolto da un corale abbraccio dalla comunità pastorale del paese, di cui si è fatto portavoce Michele Tempra, sul sagrato della chiesa, prima della celebrazione della Santa Messa, assieme al sindaco Angelo Di Cino a nome di tutta l’amministrazione.
«Noi oggi, caro don Battista, ci sentiamo tutti partecipi di questo momento, dove anche il solo suo essere qui in mezzo a noi è già segno di grazia, dove la parola è già speranza - ha detto Tempra - per i bambini, la sua visione cristiana è guida per i giovani, il suo agire è già certezza di fede per gli adulti, la sua presenza è già vicinanza per gli anziani».
Visibilmente emozionato, don Rinaldi ha celebrato la sua prima funzione, accompagnata dai canti della corale e, in prima fila, da quelli dei bimbi della scuola dell’infanzia parrocchiale, che hanno partecipato al rito.
«Non è la prima volta che mi capita un’omelia all’ingresso in una nuova parrocchia - ha detto dal pulpito il nuovo arciprete -, ma non mi è mai capitato di vedere così tanti piccoli. Qui davanti, per iniziare il cammino in una comunità, che ha già fatto vedere concretamente la grazia di Dio».
E ha aggiunto: «La novità oggi - ieri per chi legge, nda - non è il nuovo parroco. La novità è quel Padrone di casa – il riferimento al vangelo di San Marco - che se ne è andato e che ritornerà: è il Signore Gesù». Una presenza viva, «che si manifesta e che ci porta a dare un significato nuovo al tempo – ha aggiunto -. Noi che non ne abbiamo mai di tempo e che guardiamo al futuro con paura, immaginandolo pericoloso e ostile. Ecco: il Signore, che viene ci fa capire che è dentro questo tempo. Noi dobbiamo vigilare, cioè riconoscere i segni del Signore ed essere all’altezza della propria umanità, responsabili per noi stessi e per gli altri».
Al termine del rito, la comunità si è spostata nella vicina chiesa del Carmine, dove è stato allestito un buffet offerto a tutti i presenti, tra i quali anche il senatore Benedetto Della Vedova, amico di don Rinaldi, entrambi originari di Tirano.
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