Sport / Sondrio e cintura
Venerdì 06 Dicembre 2013
«Noi del Ciserano i favoriti del girone?
Macché: è il Sondrio il team più forte»
Il mister dei bergamaschi primi in classifica analizza i rivali valtellinesi
«Sono molto simili a noi e hanno tre o quattro elementi che prenderei al volo»
È un Ciserano in festa. I bergamaschi dopo aver staccato la scorsa settimana il biglietto per la finale di Coppa Italia (la seconda consecutiva, giocheranno a Seregno il 21 dicembre contro il Trezzano), domenica hanno scavalcato il Sondrio in campionato, diventando capolista.
Approfittando della prima caduta dei biancazzurri e grazie alla cinquina rifilata alla malcapitata Rivoltana. Per festeggiare il primato, la dirigenza rossoblù ha pensato di fare un regalo di Natale, anticipato a mister Mario Astolfi. Ha ingaggiato un altro pezzo da novanta, Marco Colonetti, attaccante esterno classe 91 con più di ottanta presenze in Lega Pro con le maglie di Mantova e Castiglione. Di scuola AlbinoLeffe, va ad arricchire ulteriormente il reparto avanzato a disposizione di mister Astolfi.
«Abita a due passi dal nostro centro sportivo e i giocatori buoni è sempre meglio averli nella nostra squadra». Il tecnico è soddisfatto per aver sorpassato il Sondrio. «Ma non è finita – dice -. Da qui alla fine del campionato sarà un testa a testa che si chiuderà solo all’ultima giornata. Anche se non dobbiamo dimenticare un terzo incomodo, la Galbiatese/Oggiono». I lecchesi però viaggiano a diverse lunghezze dalla coppia di testa. «Otto punti non sono un distacco incolmabile, soprattutto quando in palio ci sono i tre punti. Senza dimenticare gli scontri diretti ed i sempre possibili passi falsi».
A decidere potrebbe essere il big match del ritorno, in caso del Ciserano. «Non sono per nulla d’accordo – spiega Astolfi -. Per me sono tutte decisive le partite: bisogna cercare di affrontarle, con la massima concentrazione, altrimenti si rischia grosso e diventa tutto più complicato. In un girone a sedici poi è anche più difficile, perché tutti i punti diventano ancor più importanti e vanno conquistati».
I rossoblù da domenica si trovano in fuga. Una situazione migliore, rispetto a quella dell’inseguitrice. «È sempre meglio essere in testa ed essere avvantaggiato di un punto che dover rincorrere». Il tecnico ammette poi che non si aspettava la sconfitta del Sondrio con il Real Milano. «Quella milanese è una buona squadra, ma i valtellinesi sono molto più forti. Non pensavo proprio che uscissero sconfitti. Anche se una battuta d’arresto ci può stare, nell’arco di un campionato».
A Sondrio dicono che il Ciserano è la formazione più forte, a Ciserano invece.. « Il Sondrio è attrezzato per vincere il girone: è inutile che ci nascondiamo dietro un dito. Ha fatto una campagna acquisti molto importante e ha messo in panchina un signor allenatore. Quindi ha le carte in regola per lottare sino all’ultimo. Quanto a noi, dico che siamo partiti per migliorare... la seconda posizione dell’anno scorso». Due squadre molto competitive. Con elementi da invidiare.
«Sono più che soddisfatto dei miei giocatori, però non nascondo che il Sondrio ha tre o quattro elementi molto bravi. E me li prenderei. In questo momento però mi tengo ben stretti i miei, che stanno facendo benissimo». All’andata lo scontro diretto ha lasciato qualche ruggine. «Per me è acqua passata. Piuttosto ringrazio chi ha messo in risalto la nostra prestazione con l’uomo in meno. Però è più facile andare a difendere che cercare di vincere le partite. Quella partita l’avevamo preparata per non subire gol, e colpire con le ripartenze. Ci è andato tutto bene, nonostante le espulsioni e le varie polemiche. Noi e il Sondrio siamo molto simili: sempre in campo con le tre punte. Siamo squadre votate all’attacco, sempre alla ricerca della vittoria. Poi, si può anche perdere».
© RIPRODUZIONE RISERVATA