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Venerdì 15 Febbraio 2013
No alla strada degli alpeggi
A Tartano raccolte 182 firme
Visto il riscontro popolare sono fiduciosi i promotori del Comitato contribuenti e amici della Valtartano, che ora spediranno le osservazioni al Comune, ma anche in Provincia e al Parco delle Orobie
Sono indubbiamente soddisfatti i portavoce del Comitato per l'esito della petizione che ha catalizzato - soprattutto a Morbegno dove le sottoscrizioni si raccoglievano al Caffè del centro - l'attenzione di molti, da semplici cittadini ai gruppi associati, Cai e Wwf in testa. «Avevamo chiesto l'appoggio di persone motivate e attente alla tematica - spiegano dal Comitato -. E la sensibilizzazione operata in queste settimane ci ha messo in contatto con molti soggetti che hanno compreso e condiviso le nostre preoccupazioni per il futuro dell'ambiente in Valtartano convinti che il paesaggio , il territorio, non sono proprietà privata, ma patrimonio collettivo. E questa grande condivisone contraria a progetti senza gambe e senza futuro ci fa ben sperare per l'esito positivo delle nostre osservazioni al Pgt».
Le parole sono quelle di Giorgio Spini che per il Comitato ha stilato una serie di puntualizzazioni contro le infrastrutture di Trasporto denominate nel Pgt "Circuito degli alpeggi" e "Collegamento con la Val Brembana" per dire no «a un intervento esagerato e sì invece ad aiuti non impattanti per gli alpeggi monticati seguendo il tracciato dal basso, meno invasivo e più funzionale: quello delle vecchie mulattiere esistenti».
Il Comitato e tutti quelli che hanno firmato la petizione sono contrari al tracciato carrozzabile che il Comune di Tartano ha inserito nel Pgt (Piano di governo del territorio) prossimo - ad aprile - all'approvazione: una strada con cui si vorrebbero collegare i 27 alpeggi della zona, creando un circuito montano a 1.800 metri di quota per favorire l'accesso ai maggenghi, al momento perlopiù abbandonati. Ora osservazioni e firme saranno presentate in municipio, quindi in Provincia e al Parco delle Orobie, che si è già schierato con la popolazione, nel criticare il progetto viario.
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