Cronaca / Sondrio e cintura
Lunedì 24 Marzo 2014
«Niente Torino a Bormio?
È una scelta condivisa»
Il chiarimento del presidente dell’Us Bormiese, Pierluigi Spechenhauser: «Le scelte fatte dalla Pro loco non sono mai state contestate o poste in discussione dalla mia associazione»
«Voglio precisare e ribadire che le scelte fatte riguardo agli eventi sportivi da sostenere nella prossima stagione, compresa la conferma o meno del ritiro estivo del Torino Calcio, sono frutto di decisioni condivise tra operatori, amministratori e associazioni» Comincia così la lettera scritta dal presidente dell’US Bormiese, Pierluigi Spechenhauser, che intende in tal modo far chiarezza sulla situazione.
«È del tutto evidente che, per una società di calcio, avere l’opportunità di organizzare e seguire il periodo di preparazione estivo di una grande squadra è motivo di orgoglio oltre che occasione unica per seguire da vicino come si allena una grande squadra - prosegue la missiva -. Evidenzio poi il fatto che le esperienze del passato, più e meno recente, dell’organizzazione di un ritiro hanno consentito di effettuare diversi interventi di sistemazione e manutenzione di campo e struttura, interventi che sono molto importanti per l’attività della associazione».
«Condividendo e sostenendo il concetto che l’organizzazione di un evento come il ritiro estivo di una società di calcio è competenza di un organismo turistico/economico prima che di una associazione sportiva, ribadisco quanto già più volte dichiarato - osserva Spechenhauser -: le scelte fatte in seno alla Pro Loco Bormio (che riunisce le varie realtà del paese) non sono mai state contestate o poste in discussione dalla associazione che ho l’onore di presiedere. La rinuncia al ritiro del Torino Calcio è stata motivata dalla decisione di privilegiare altri eventi ed altre proposte.L’Unione Sportiva Bormiese in generale e la Bormiese Calcio in particolare (che per la sua natura di società calcistica, avrebbe avuto piacere a continuare il progetto dei ritiri calcistici), proprio perchè ritengono che servono scelte condivise da tutto il territorio, hanno seguito la linea emersa in seno alla Pro Loco Bormio».
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