Cronaca / Lecco città
Giovedì 05 Maggio 2016
«Niente sala ai neofascisti»
Protestano l’Anpi e la Sinistra
Lecco, stasera in sala civica incontro promosso da un gruppo di destra
Il sindaco: «Indagine interna, ma non ci sono gli estremi per sospenderlo»
L’Anpi rimprovera al Comune di concedere l’uso di spazi pubblici alle «iniziative di gruppi neofascisti».
La lettera di protesta, a firma del presidente Enrico Avagnina, riguarda l’incontro promosso dall’associazione “Ad maiora Leucum” che, salvo sorprese, è fissato per questa sera alle 21 nella sala civica del Cdz2 in via Seminario, dove Norberto Bergna presenterà il suo libro “L’altra verità”, presenti Valerio Zinetti dell’associazione “Memento” e Antonio Pasquini, esponente di Ncd, nelle vesti di moderatore.
Sdegno nell’area della sinistra, quasi un incidente diplomatico che ha creato un certo imbarazzo in municipio. L’Anpi nella lettera chiede« un incontro formale al più presto per chiarire una volta per tutte le rispettive posizioni» sottolineando che «in assenza di riscontri convincenti, dovremo rivolgerci alla magistratura».
Immediata la reazione di Alberto Anghileri, consigliere comunale della Sinistra, che condivide la presa di posizione dell’Anpi e, «convinto che i valori di fondo non possono che essere uguali per tutti coloro che si identificano nella nostra Costituzione», nella sua missiva al sindaco si dichiara certo che «provvederà a ritirare il permesso a questa associazione», più sopra da lui definita «dichiaratamente fascista».
Salterà dunque l’iniziativa di stasera in cui Bergna racconterà “L’altra verità” sui i fatti del 28 aprile ’45, quando allo stadio Rigamonti-Ceppi furono fucilati dai partigiani sedici ufficiali e sottoufficiali della Repubblica sociale?
Virginio Brivio allarga le braccia: «Al momento non ci sono gli estremi per la sospensione. Ho disposto un’indagine interna , ma è anche vero che il Comune non può sobbarcarsi indagini su ogni richiesta, tanto più quando la domanda viene presentata da un esponente politico noto, appartenente a un partito che siede in Consiglio.
Pasquini, moderatore dell’incontro, alza le spalle irritato. Un gruppo neofascista “Ad maiora Leucum”? «Siamo nel 2016 - taglia corto - Non è comunque mia intenzione cadere nella polemica. Ricordo solo che la Costituzione garantisce la libertà di espressione e il Comune non ci ha dato il patrocinio ma solo l’uso della sala. L’associazione è formata da alcuni giovani volenterosi e a qualcuno può dare fastidio che a destra ci sia fermento culturale. A maggior ragione, perciò, sono contento di partecipare all’iniziativa dopo queste reazioni scomposte perché per me la libertà e il confronto vengono prima di tutto».
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