Nibionno: due condanne
per il sequestro di una giovane

Si è chiuso mercoledì nel primo pomeriggio, in tribunale a Lecco, il processo a carico dei fratelli Abdessamad, 25 anni, e Salah Mhijir, 44, imputati per un lungo elenco di reati, dalla violazione di domicilio alle minacce aggravate, dalle lesioni al sequestro di persona fino allo spaccio di sostanze stupefacenti

NIBIONNO Il pubblico ministero aveva chiesto condanne pesantissime, rispettivamente a sette anni e sei mesi e a sette anni e tre mesi, più il pagamento di una provvisionale di 26mila euro a testa.


Il giudice monocratico Gian Marco De Vincenzi ha invece optato per una pena decisamente più mite, a due anni e a un anno e sei mesi, recependo parzialmente le richieste della difesa.


Si è chiuso mercoledì nel primo pomeriggio, in tribunale a Lecco, il processo a carico dei fratelli Abdessamad, 25 anni, e Salah Mhijir, 44, imputati per un lungo elenco di reati, dalla violazione di domicilio alle minacce aggravate, dalle lesioni al sequestro di persona fino allo spaccio di sostanze stupefacenti, per un episodio avvenuto il 25 giugno 2008.


Stando all'accusa, rappresentata in aula dal viceprocuratore onorario Pietro Bassi, i due fratelli di nazionalità magrebina fecero irruzione in piena notte nell'abitazione di una famiglia di Nibionno. Abdessamad era infatti fidanzato con la giovane Olimpia, all'epoca dei fatti ventenne, e con lei viveva a Monza. Una relazione "turbolenta", com'è stata definita in tribunale, fatti di litigi e tira e molla.


Tutti i dettagli nel servizio su "La Provincia di Lecco" in edicola giovedì 17 gennaio.

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