Homepage / Sondrio e cintura
Lunedì 27 Maggio 2013
Neve e temperature basse
Trema l'agricoltura in Valle
Lo conferma il presidente di Coldiretti della provincia di Sondrio, Alberto Marsetti, che parla di «una situazione difficile». L'andamento climatico purtroppo non sta favorendo l'agricoltura, ma se per «viti e frutteti le condizioni attuali sono ancora sopportabili», non lo stesso vale per il comparto dell'ortofrutticoltura e della zootecnia
Lo conferma il presidente di Coldiretti della provincia di Sondrio, Alberto Marsetti, che parla di «una situazione difficile». L'andamento climatico purtroppo non sta favorendo l'agricoltura, ma se per «viti e frutteti le condizioni attuali sono ancora sopportabili», non lo stesso vale per il comparto dell'ortofrutticoltura e della zootecnia. «Lo si vede ad occhio nudo - dice Marsetti -: il mancato sfalcio dei prati, a fatica si è riusciti a seminare il mais e per chi coltiva ortaggi è tutto fermo, la crescita è lenta».
Oltre il danno, la beffa anche. Coldiretti insieme ai coltivatori locali ha molto spinto sulla vendita al chilometro zero, ma oggi «non si riesce a mantenere il mercato che, ultimamente, ha subito un calo nelle vendite dirette». Molti ortolani non possono offrire al cliente l'insalata prodotta dall'agricoltori della zona, proprio perché con questo freddo l'insalata stenta a crescere. «La primizia dell'ortofrutticoltura non è più così marginale - sostiene -. Fra Sondrio e dintorni sono molte le aziende che si occupano di questo e producono piantine per il fabbisogno famigliare».
Unica consolazione è che «si tratta di un problema che interessa tutto il centro e nord Italia - aggiunge Marsetti -, tanto che è stato chiesto lo stato di calamità a causa dello sfavorevole andamento climatico. E le previsioni, purtroppo, non sono per niente buone neppure per i prossimi giorni. La preoccupazione è forte, perché verrà a mancare tanta materia prima».
Le conseguenze sono lì da vedere: la mancanza della fienagione mette in crisi le aziende che hanno poco approvvigionamento di fieno per gli animali e sono rimaste senza il primo sfalcio. «E come si possono caricare gli alpeggi se c'è ancora la neve?», domanda il presidente di Coldiretti.
A questo punto i riflettori sono puntati sui prossimi giorni per capire se si potrà rimediare, almeno in parte, alle criticità evidenziate negli ultimi mesi oppure se si dovrà fare ancora una volta la conta dei danni che le condizioni meteolorologiche e climatiche impongono ai prodotti della terra. <+fine_testo>
© RIPRODUZIONE RISERVATA