Economia / Valchiavenna
Mercoledì 13 Dicembre 2017
«Neve, fatto il possibile
Basta con le proteste»
Della Bitta difende i sindaci dalle accuse sui mancati interventi. Si susseguono però le lamentele e ancora ieri in Valchiavenna pesanti disagi.
Arriva dal sindaco di Chiavenna e presidente della Provincia Luca Della Bitta la difesa d’ufficio dei 77 sindaci, lui compreso, di Valtellina e Valchiavenna, travolti dalle polemiche dei cittadini per i problemi generati dalla intensa nevicata che tra il pomeriggio di domenica e quello di lunedì si è abbattuta su tutto il territorio.
In un lungo post su Facebook Della Bitta ha ribadito che tutto quello che poteva essere fatto è stato fatto. Una risposta rivolta soprattutto al popolo della rete, che nelle scorse ore si è scatenato: «La mia giornata è iniziata alle tre e mezza di questa notte. Rientrato da un impegno in Svizzera con delle strade svizzere in pessime condizioni senza incontrare uno spazzaneve svizzero. Il primo spazzaneve con spargi sale che ho incontrato era a Dubino, Italia, provincia di Sondrio. «Possibile che tutti e 77 sindaci della Provincia siano incapaci? Possibile che lo siano anche tutti i loro collaboratori, gli uffici tecnici, gli operai, gli appaltatori del servizio neve, in molto casi la ditta che effettua il servizio è la stessa da più anni? O forse c è qualcosa che non va? O forse abbiamo dimenticato che la neve, da sempre, quando avviene in certe modalità e tempi ha sempre creato qualche difficoltà? Si dirà che questa è una provincia del terzo mondo, che questo o quel colore politico va meglio, che se, ma, però, che si pagano le tasse quindi, che gli amministratori di una volta erano eroi, che ci sono i professionisti dei gruppi e dei comitati che in una notte sono laureati nel tema del momento. Certo che è avvilente per gli altri 76 sindaci dopo una notte ed una giornata così leggere certe sentenze. Io ci sono abituato, fa parte dello sport locale emettere sentenze gratuite o strumentalizzare, ma per gli altri miei colleghi non credo sia giusto. Non credo nemmeno sia il pensiero della maggior parte dei loro cittadini che gli ha dato fiducia, forse soprattutto per questo: che a differenza di molti altri che parlano e sentenziano ci hanno messo la faccia e ora ci mettono il loro impegno ed il loro tempo».
La situazione durante la giornata di ieri è migliorata. Problemi risolti, anche grazie a pioggia e temperature alte, a Sondrio e Morbegno, mentre Tirano (con tutta l’Alta Valle) è stato probabilmente il primo grosso centro a uscire dalle difficoltà.
La statale 36 ieri tra Madesimo e Montespluga è invece stata chiusa a causa di una slavina.Anche a Chiavenna ieri la situazione è stata ancora difficile. Soprattutto per marciapiedi e parcheggi ancora ingombri di neve. I posti auto sono stati un problema per tutta la giornata con riflessi abbastanza pesanti sulla circolazione dei mezzi. Disagi sono stati segnalati un po’ ovunque in valle. Mezzi intraversati lungo le strade comunali di Chiavenna, alcuni che hanno dovuto catenare per fare manovra in piazza Europa a Verceia, strade con ancora neve al pomeriggio lungo le vie comunali più grosse in molti comuni. A Chiavenna si è fatta sentire anche la minoranza consiliare con una nota: «Pur essendo comprensibile la difficoltà di intervenire in modo puntuale e velocemente in tutto il territorio comunale in caso di nevicate abbondanti o durature, quella di oggi era ampiamente prevista e, crediamo, sarebbe stato opportuno organizzarsi per limitare il più possibile tutti i disagi. Siamo un comune ai piedi delle Alpi, non possiamo farci trovare impreparati di fronte a 30 centimetri di neve. Chiederemo spiegazioni e per il momento ci auguriamo interventi più pronti in futuro». Secondo Della Bitta è stato messo in campo il massimo sforzo: «I mezzi spalaneve per il Comune di Chiavenna hanno iniziato la loro attività alle tre di domenica notte insieme al responsabile dell’ufficio tecnico. Sono tutti quelli che possiamo avere in gioco. Da allora non hanno mai smesso di girare per le strade del Comune. Tutti gli operai e i tecnici del comune sono stati al lavoro. Lo stesso vale per gli amministratori. Nel corso della giornata di lunedì ci sono state almeno cinque richieste di intervento per gravi cadute di alberi o rami con danni e situazioni di pericolo. Tutto ciò e tutto come si poteva fare è stato fatto. Forze in più, diverse, non erano possibili. Come se non bastasse in serata è arrivato il black out elettrico, sul quale andremo poi in fondo».
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