Economia / Sondrio e cintura
Giovedì 11 Maggio 2017
Nessuna sorpresa in casa Cgil: Zamboni segretario
Già delegato della Nuovo Pignone è stato eletto con il 76% dei voti dell’assemblea. Il programma: «Le tutele individuali sono sempre più importanti, portiamo avanti un progetto ambizioso».
Nessuna sorpresa. Guglielmo Zamboni è il nuovo segretario generale della Cgil di Sondrio. Martedì alla Brace di Forcola è iniziata la nuova fase dopo la fine della segreteria guidata da Giocondo Cerri, iniziata otto anni e giunta a naturale scadenza.
Zamboni, entrato nel sindacato da delegato del Nuovo Pignone e successivamente impegnato come segretario di Fiom, Flai, Slc e Filcams e componente della segreteria, ha 43 anni è coniugato con due figli. È stato votato dal 76% dei componenti dell’assemblea generale, organismo che la Cgil riunisce per assumere decisioni rilevanti a livello politico o di scelte dei dirigenti. Il “sì” di oltre tre quarti dei componenti rappresenta un chiaro segnale di fiducia nei confronti di Zamboni, pronto a rappresentare tutte le componenti e le sensibilità.
La nuova segreteria è composta da Michela Turcatti, confermata dalla precedente segreteria, Claudio Botta, segretario generale della Funzione pubblica, Vittorio Boscacci segretario generale degli alimentaristi della Flai, e Martina Mozzi, direttrice del patronato Inca. Il motivo di questa scelta è chiaro. «Le tutele individuali sono sempre più importanti nel sindacato sia come vicinanza alla cittadinanza sia per l’attenzione agli iscritti, necessitano un miglior coinvolgimento con la vera e propria attività sindacale», ha spiegato il neo segretario. L’età media è di quarantaquattro anni. «Ci siamo ringiovaniti anche anagraficamente e questo rispecchia la volontà di portare avanti un progetto ambizioso. Abbiamo cercato di costruire una squadra fatta di elementari diversi e complementari come esperienze, attitudini e sensibilità». Secondo il nuovo gruppo dirigente bisognerà riconsiderare il rapporto fra le categorie e il complesso dell’organizzazione.
«Saremo chiamati a lavorare sempre più in gruppo, creando dei progetti che vadano al di là dei singoli settori. Ci concentreremo anche sul presidio delle zone, creando sinergie fra le Camere del lavoro del territorio provinciale, da Livigno a Chiavenna passando per tutte le altre e gli sportelli aperti alcuni giorni alla settimana».
La Cgil di Sondrio è fatta di quasi 22mila iscritti, di cui la metà attivi – 4mila dell’industria, 3mila dei servizi, 2mila del pubblico impiego e il resto riconducibili a precariato e frontalierato - e il resto pensionati. Con l’incontro di ieri si chiude una primavera di grandi cambiamenti per i vertici delle due principali organizzazioni sindacali della provincia di Sondrio. Dal 14 marzo ai vertici della Cisl c’è l’ex segretario dei metalmeccanici Davide Fumagalli, da ieri c’è l’ex responsabile delle tute blu della Cgil. Ora i due dirigenti si ritrovano nel ruolo più importante delle rispettive confederazioni, al fianco di segreterie che in entrambi i casi hanno potuto contare su un netto ricambio.
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