Ancora una volta papa Francesco ci stupisce con il Giubileo straordinario della Misericordia di Dio. Mai come oggi, in un mondo smarrito e pieno di contraddizioni, abbiamo bisogno di riscoprire che Dio non ci abbandona.
Dio, l’immenso e l’eterno, non è lontano da noi. Nella pienezza dei tempi, ha mandato suo Figlio, nato da Maria Vergine. A Natale, facciamoci pellegrini con la nostra famiglia e con la comunità del nostro territorio lecchese, alla grotta di Betlemme.
Sostiamo davanti a quel Bambino, che è il Figlio di Dio diventato uomo. Non abbiamo paura di Lui. Nella debolezza di un Bambino percepiamo che Dio ci salva assumendo la nostra condizione umana. Accogliamolo, facciamolo abitare dentro di noi e in ogni realtà.
Quel Bambino nato a Betlemme ha un nome “Gesù” che significa “Dio salva”.
Contemplando il volto di Gesù vediamo il volto misericordioso di Dio Padre. Misericordia significa che Dio Padre ci ama in Gesù Cristo a tal punto da perdonarci, da liberarci dal male e da aprire la nostra vita alla sua stessa vita divina.
Misericordia è l’atto ultimo e supremo con il quale Dio ci viene incontro, ci accoglie e ci rinnova. Misericordia è la via che unisce Dio e l’uomo, perché apre il cuore alla speranza di essere amati da Dio Padre in Gesù Cristo con il dono dello Spirito Santo per sempre.
La Chiesa, nel tempo e nello spazio, risponde alla missione affidata da Gesù, buon Pastore, se annuncia e testimonia con convinzione ed entusiasmo la tenerezza dell’amore misericordioso di Dio Padre. Questo tempo di grazia sia un’opportunità per riscoprire e attualizzare le opere di misericordia.
L’Anno giubilare della Misericordia sia un vero pellegrinare: varchiamo la Porta santa a Roma e quella della nostra Basilica di san Nicolò, compiamo un vero cammino di conversione e apriamoci alla misericordia del Signore nella sua Chiesa.
La misericordia divina diventa “indulgenza” del Padre che, attraverso la sposa di Cristo, raggiunge noi peccatori perdonati e ci libera da ogni residuo delle conseguenze del peccato, abilitandoci ad agire con carità e a crescere nell’amore.
L’esperienza autentica della Divina Misericordia che noi tutti - in particolare i lettori del quotidiano “La Provincia di Lecco” - vivremo in questo Anno giubilare ci porterà a testimoniare nell’oggi, con coerenza, la bellezza e la gioia di essere cristiani.
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