Negozi a Lecco, nel 2024 tante chiusure
ma anche nuove aperture

Bilancio “in pareggio” secondo l’analisi di Lionello Bazzi, presidente di Confesercenti Lecco. Il lavoro va meglio nelle aree che risentono dell’incremento del turismo

In attesa dei dati a consuntivo, Confesercenti in dicembre ha stimato che quest’anno l’ammontare totale delle tredicesime per 32 milioni di dipendenti e pensionati hanno totalizzato 51,3 miliardi di euro, il 7,8% in più rispetto all’anno scorso, un aumento che per l’associazione deriva da crescita dell’occupazione e dai rinnovi contrattuali. Sempre nelle previsioni pre-natalizie l’associazione sulla base di un sondaggio di Ipsos, stima che il 78% dei destinatari ha previsto di usarne una parte (18,7 miliardi) per le feste natalizie, ma c’è anche chi la userà per mobili e lavori in casa (20%) e acquisti di altri beni e servizi (16%). Il 23% ha dichiarato destinerà una quota anche per i saldi al via il 4 gennaio. Le imprese del settore si preparano dunque a tirare le somme di una stagione che incide sensibilmente sul bilancio dell’intero anno, consapevoli tuttavia del peso che sulle famiglie hanno i rimborsi dei finanziamenti, mutui casa inclusi, bollette, salute e incertezza sul futuro.

«Fra le nostre imprese il 2024 ha visto diverse cessazioni, ma anche buone idee di chi ha deciso invece di mettersi sul mercato» afferma il presidente di Confesercenti Lecco, Lionello Bazzi, il quale aggiunge che fra le attività iscritte all’associazione, per Lecco città chiusure e nuove aperture sono state più o meno pari, quindi l’anno si chiuderà senza segno negativo. «Fra le nuove attività – aggiunge Bazzi - osserviamo che i più intraprendenti sono gli stranieri. E’ probabile che sulla psicologia degli italiani pesi il dato (peraltro reale) di forte consapevolezza sul peso delle normative e della burocrazia, a più riprese vessatoria, gli stranieri evidentemente buttano un po’ di più il cuore oltre l’ostacolo a aprono bottega, soprattutto nell’artigianato di servizio dato dalle pizzerie e cibi di asporto». Il lavoro va meglio dove c’è turismo e in proposito la città di Lecco «sicuramente ha goduto del favorevole sviluppo turistico, a differenza della situazione dei nostri esercenti nei piccoli centri, dove la situazione è più problematica».

I “piccoli” fanno sempre un po’ fatica e fra loro a sorridere al nuovo anno sono soprattutto quelli che hanno una clientela affezionata, oppure che sono in grado di specializzarsi nella produzione e nei sistemi di vendita. «Fra le nostre imprese – afferma Bazzi - diverse hanno preso tale direzione, consapevoli che come in tutte le attività l’innovazione è vitale per la continuità d’impresa. Modernizzarsi, anche offrendo ai clienti maggiori e migliori servizi, fra cui quello a domicilio oppure organizzare cucine per piatti pronti, è inevitabile. La specializzazione è determinante per non soccombere. Nel centro di Lecco, e non solo, vediamo diversi negozi di alimentari molto belli e molto frequentati, con alto tasso di fidelizzazione dei clienti e ciò accade perché hanno saputo coniugare molto bene tradizione e innovazione».

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