’Ndrangheta, locali a Lecco e Calolziocorte

I soldi arrivano dallo spaccio, l’attenzione alle Olimpiadi MIlano-Cortina

I soldi arrivano dal traffico di droga: cocaina, ma anche sostanze sintetiche, fiumi di hashish e marijuana. Con le sostanze stupefacenti spacciate anche sul dark web e le piattaforme di comunicazione cryptografate.

Ma l’allarme delle Direzione investigativa antimafia, nella relazione del primo semestre 2023, riguarda anche gli investimenti legati al Pnrr e alle Olimpiadi di Milano-Cortina, con i clan lombardi che guardano ai Giochi a Cinque cerchi e sembrano riscuotere un crescente e preoccupante consenso sociale. «Ricerca di consenso e di accettazione- si legge nel documento- da parte degli operatori economici è l’obiettivo di organizzazioni come la ‘ndrangheta il cui consenso sociale è in crescita, proprio perché soggetti, la cui appartenenza a contesti mafiosi è conclamata: sono considerati dagli operatori socio-economici locali interlocutori affidabili con i quali concludere affari».

24 le locali di ‘ndrangheta presenti in Lombardia, due nel Lecchese, nel capoluogo e a Calolziocorte. Così come due sono i provvedimenti interdittivi adottato dalla Prefettura di Lecco nei primi sei mesi del 2023. La ristorazione, il settore economico più attrattivo per i clan. Secondo la Direzione investigativa antimafia l’attenzione deve essere rivolta al rischio di accaparramento da parte delle organizzazioni criminali di fondi pubblici stanziati per il perfezionamento del Piano nazionale di ripresa e resilienza e dei Giochi Milano-Cortina: «Rappresentano sicuramente un’attrattiva proprio sul territorio lombardo, dove più estesa e preoccupante è la presenza delle mafie italiane tradizionali e dove la ‘ndrangheta è presente da anni, tramite numerosi “locali”, con accentuato carattere imprenditoriale e con spiccate capacità di intercettare gli ingenti stanziamenti».

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