
Cronaca / Tirano e Alta valle
Venerdì 11 Luglio 2014
Multe ai camionisti
per contrabbando
Crosio interroga
La vicenda è quella relativa agli accertamenti effettuati nel 2012 dalla Guardia di finanza sul viavai di carburante a Livigno
Provvedere a una definizione univoca di “serbatoio normale”, sospendere contestazioni e istanze di pagamento, promuovere un tavolo di concertazione per giungere a una soluzione condivisa con le parti interessate: queste le domande perentorie poste in un’interreogazione dal senatore valtellinese Jonny Crosio ai ministri per le Infrastrutture e i trasporti, Maurizio Lupi, e per l’Economia e le finanze, Pier Carlo Padoan.
La vicenda è quella relativa agli accertamenti effettuati nel 2012 dalla Guardia di finanza sul viavai di carburante a Livigno.
Molti autotrasportatori in passato si sono visti recapitare sanzioni per aver acquistato quantitativi di gasolio superiori a quelli consentiti dalla capacità del serbatoio indicata sul certificato d’origine (diverso da quello effettivamente montato e omologato sul libretto di circolazione). Tutta la querelle verte sul concetto di “serbatoio normale”. Per la legge s’intende quello installato sugli automezzi dall’azienda produttrice in origine, gli autotrasportatori l’hanno sostituito con un altro, più capiente ma pure regolarmente omologato e registrato sul libretto di circolazione. Entro i limiti consentiti dalla normativa, infatti, è possibile installare serbatoi di capacità differente, in grado di meglio soddisfare le esigenze dei camionisti.
Così hanno fatto anche i valtellinesi che, però, a distanza di anni, dopo essersi recati a Livigno per riempire i serbatoi dei loro automezzi dichiarando in dogana l’esatto quantitativo di gasolio acquistato e usufruendo dell’esenzione dal pagamento dei diritti di confine, si sono visti recapitare sanzioni retroattive fino a sei milioni di euro complessivamente. Multe che gli autotrasportatori non hanno alcuna intenzione di pagare.
Sul tema interviene ora il senatore Crosio: «È inconcepibile che lavoratori onesti vengano trattati da evasori. Il governo deve porre rimedio a questa situazione: la battaglia degli autotrasportatori valtellinesi diventerà la battaglia della Lega Nord».
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