Morto l’uomo di 56 anni investito a Merate

Operato d’urgenza nel corso della notte, Ivano Vella, residente a Calco, non è sopravvissuto a causa delle gravi ferite riportate. «Non l’ho visto. Me lo sono trovato sul cofano. Mi sono fermato quando ho sentito il rumore»: ha raccontato ai carabinieri l’uomo alla guida della Fiat Cinquecento che lo ha travolto all’altezza del bar Il Glicine

È morto l’uomo di 56 anni, residente a Calco, investito da un’automobile mercoledì sera davanti al bar di Cicognola lungo la strada provinciale. Operato d’urgenza nel corso della notte, Ivano Vella, per tutti Ivan, non è sopravvissuto a causa delle gravi ferite riportate. Il suo cuore ha smesso di battere attorno alle 4 del mattino. Inutili i tentativi dei chiurghi, che lo hanno portato d’urgenza in sala operatoria, di salvagli la vita. Dopo essere stato travolto da un’automobile che viaggiava in direzione di Cernusco Lombardone, Ivan aveva perso i sensi. Quando i soccorritori erano arrivati a Cicognola, hanno lavorato per oltre venti minuti per rianimarlo. Appena i suoi parametri vitali si sono stabilizzati, lo hanno caricato in ambulanza e trasportato in codice rosso all’ospedale San Gerardo di Monza. Immediato il trasferimento in sala operatoria ma non è servito.

Ivan lavorava come installatore e tecnico di caldaie. Con la moglie Silvia Paparella, gestiva la Ser.Co klima, una srl che operava in questo settore ormai da molto tempo. Con la moglie e i figli Enrico, 24 anni, e Riccardo, 18, ormai da sette anni viveva in via Privata Calco 2 anche se in paese non era molto conosciuto. Così come non lo era nemmeno a Brugarolo di Merate, dove aveva vissuto in una casa in via XXV Aprile a lungo. Colpa, probabilmente, del lavoro. Che lo faceva uscire di casa all’alba e ve lo faceva rientrare per l’ora di cena. Come è accaduto l’altro giorno, quando però non ha potuto tornare a casa.

«Era un marito perfetto, un ottimo padre, una persona dolcissima, una persona molto intelligente ed esemplare. Era un grande lavoratore, molto umano», il ricordo della moglie, sconvolta per l’accaduto ma lucida nei ricordi. «Amava molto gli animali. Impazziva per i cani. Non aveva altre passioni se non quella per il lavoro e per la famiglia». Sulla dinamica dell’incidente, la moglie riferisce che si stanno facendo approfondimenti. «È stato detto e scritto che non ha attraversato sulle strisce pedonali. Forse, lo si è detto perché il suo corpo è stato sbalzato sull’asfalto molti metri più in là. Abbiamo però un testimone che ha raccontato ai carabinieri di avere visto mio marito attraversare sulle strisce pedonali».

L’uomo alla guida della Fiat Cinquecento che ha travolto Vella è stato indagato. Ancora non sono stati fissate le date delle esequie. La famiglia sta infatti attendendo di capire se sulla salma sarà necessario eseguire un’autopsia. Il punto in cui ha perso la vita Ivano Vella è tristemente famoso. Appena un paio d’anni fa, in quello stesso punto nelle medesime modalità era morto anche l’imprenditore agricolo Giuseppe Ghezzi, 84 anni, di Pagnano.

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