Morto dopo le dimissioni:
inchiesta dell'ospedale

Oggi l'autopsia per capire le ragioni del decesso del 63enne di Merate rimandato a casa dal pronto soccorso del Mandic e scomparso pochi minuti dopo. I familiari chiedono chiarezza

MERATE. Solo dopo l’autopsia, programmata per oggi ed eseguita da un anatomopatologo milanese, potranno forse essere stabilite le cause della morte di Felice Guarna, il 63enne di Merate morto nella notte tra sabato e domenica pochi minuti dopo essere stato dimesso dal pronto soccorso dell'ospedale Mandic di Merate.
Ordinata dalla magistratura, l’autopsia è stata voluta anche dall’Azienda ospedaliera, che “sta completando la raccolta di tutti gli elementi per una propria indagine” parallela  su sollecitazione del presidente della Regione Roberto Formigoni. Se dovessero “emergere responsabilità”, l’Azienda ha annunciato che prenderà “tutti i provvedimenti del caso”.
L’ospedale ha precisato che, al proprio interno, “esiste un protocollo per il trattamento del dolore toracico” attivabile  “24 ore su 24” e composto da “una guardia” di cui fanno parte “vari  specialisti”. Tale guardia era attiva anche sabato. Di conseguenze quando Guarna è morto “presso il pronto soccorso, c’erano tutte le condizioni per mettere in atto  ciò che di sanitario era opportuno”.
Intanto i familiari della vittima, intervistati da La Provincia in edicola martedì 5 maggio, chiedono di conoscere la verità.

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