Cronaca
Mercoledì 23 Dicembre 2015
Morti sul Bernina dopo un volo di 150 metri
Lui 46 anni, lei 43, da qualche tempo vivevano insieme ad Alzate Brianza. Partiti domenica, ritrovati ieri
Sono morti insieme, dopo un volo di circa 150 metri, mentre si stavano arrampicando lungo il versante sud del Pizzo Bernina, procedendo in cordata. I due alpinisti - Marcella Bonfanti, impiegata lecchese di 43 anni, e Gian Angelo Franchina, imprenditore edile di 46 anni di Arosio (entrambi da qualche tempo vivevano insieme ad Alzate Brianza) erano partiti domenica per affrontare l’ascensione lungo il canalone Folatti. Ma non hanno mai fatto rientro a casa e così, ieri mattina, i familiari preoccupati hanno dato allarme.
Le ricerche sono scattate poco dopo le 11. L’auto è stata trovata in poco tempo e questo ha indirizzato le ricerche nella giusta direzione. Il mezzo, infatti, era vicino al punto in cui partono i sentieri e i percorsi per le diverse arrampicate che si possono fare nella zona. I due cadaveri sono stati trovati in tarda mattina dagli operatori e i tecnici che erano sull’elicottero. Le operazioni di recupero, però, sin dal primo momento si sono rivelate particolarmente difficili e impegnative. I due corpi, infatti, si trovavano a circa 3400 metri di quota, in una zona che non poteva essere raggiunta con l’elicottero. Di conseguenza i due sfortunati alpinisti non potevano essere recuperati per mezzo del verricello.
L’unica soluzione possibile, quindi è stata quello di fare intervenire le squadre da terra di tecnici del Cnsas (Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico), trasportate in quota dall’elicottero.
I tecnici sono stati trasportati quasi in cima al canalone, in una posizione di circa 300 metri più alta rispetto al punto in cui si trovavano i cadaveri dei due alpinisti precipitati. Per raggiungere i corpi , così,i tecnici si sono dovuti calare per tutti i 300 metri, in una zona particolarmente difficile e impegnativa, in un’area soggetta a scariche di ghiaccio, neve e pietre.
Hanno quindi trasferito i corpi più in basso, fino alle pendici del canalone, dove l’elicottero ha potuto effettuare il recupero, con il supporto del tecnico di elisoccorso. Per i rilievi è intervenuta la squadra del Sagf della Guardia di Finanza. L’intervento è terminato poco prima che sopraggiungesse il buio, poco dopo le 16 e 30.
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