Morterone, quaranta volontari
per soccorrere speleologo

Grande mobilitazione nella tarda del 26 settembre per trarre in salvo uno speleogo bergamasco scivolato per una trentina di metri nel torrente Fiumelatte in territorio lecchese. L'intervento iniziato alle 19 si è concluso solo alla 1,30 del 27 settembre.

n.panzeri

MORTERONE Quaranta volontari al lavoro per salvare uno speleologo bergamasco scivolato per una trentina di metri nel torrente Fiumelatte a Morterone. Alla fine la grande mobilitazione iniziata alle 19 ha fatto sì che il bergamasco di 39 anni venisse ricoverato all'ospedale Manzoni di Lecco verso la 1,30 del 27 settembre. Lo speleologo era in compagnia di altri componenti dello Speleo Club Orobico e stava cercando l'ingresso di una grotta in una zona impervia quando è scivolato procurandosi fratture agli arti superiori e inferiori. In suo aiuto si è alzato anche il velivolo del 118 di Bergamo ma il fitto bosco e la scarsa visibilità ha impedito la localizzazione dell'uomo. Squadre del soccorso alpino e speleologico bergamasco sono state mobilate nella zona di Vedeseta ma quando si sono accorte che il luogo dell'incidente era vicino a Morterone, è stata mobilitata la delegazione lariana del soccorso alpino che - grazie anche alla collaborazione di alcuni abitanti - è stata indirizzata e anche accompagnata sul luogo dell'incidente, altrimenti difficilmente identificabile. Da qui il ferito è stato portato a Morterone e poi all'ospedale di Lecco. Un soccorso andato a buon fine che ha comportato un notevole spiegamento di forze: 14 tecnici del soccorso alpino bergamasco, 9 tecnici del soccorso speleologico regionale, 14 tecnici del soccorso lariano e 10 automezzi del soccorso alpino.

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Lunedì 27 Settembre 2010

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