Morta precipitando dalla zip line, sopralluogo sull’impianto tra Bema e Albaredo

E’ stato conferito lunedì mattina dal procuratore di Sondrio, Piero Basilone, l’incarico ai periti chiamati a fare luce sul tragico incidente di Bema, dove domenica 5 maggio ha perso la vita Ghizlane Moutahir, la 41enne di origini marocchine, in Italia da molti anni e residente a Sant’Angelo Lodigiano, precipitata nel bosco da circa 30 metri di altezza mentre stava provando l’esperienza adrenalinica di Fly Emotion, la zip line che consente di sorvolare la Valle del Bitto.

E i periti, il professor Paolo Pennacchi, docente del Politecnico di Milano, e l’ingegner Marco Leati, libero professionista con studio a Verona, già nel pomeriggio di lunedì hanno effettuato un primo sopralluogo sull’impianto tra Bema e Albaredo per San Marco insieme ai magistrati che curano la delicata indagine, il procuratore e il sostituto Stefano La Torre.

Gli esperti ora passeranno alla lente di ingrandimento sia le caratteristiche strutturali che quelle di sicurezza della struttura ludico-ricreativa. Gli accertamenti riguarderanno l’imbragatura, rimasta appesa alla fune quando la donna è caduta nel vuoto.

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