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Mercoledì 26 Ottobre 2016
Mornati sulla squalifica ridotta
«Restituita una parte di dignità»
Il canottiere lecchese che era stato condannato per doping non si ritiene però del tutto soddisfatto: «Sono innocente e l’ho dimostrato dopo mesi infamanti e un danno enorme»
È il classico bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto. Con il riconoscimento dell’involontarietà da parte dell’atleta, la seconda sezione del Tribunale Nazionale Antidoping ha dimezzato, come da noi anticipato, la pesante squalifica di Niccolò Mornati da 4 a 2 anni.
L’azzurro doveva andare a Rio 2016 nel due senza senior, tuttavia risultò positivo ad un controllo della Nado Italia effettuato durante un raduno della nazionale a Piediluco del 6 aprile scorso. Dai test a cui era stato sottoposto Mornati, era emersa l’assunzione di anastrozolo, un farmaco ormonale, peraltro in quantitativo più che modesta.
Ora finalmente la riabilitazione. Ma.. «La sentenza seppur dimezzi la squalifica, riconoscendo che vi è assenza di colpa e la violazione non è intenzionale – ammonisce però Niccolò Mornati - non mi rende felice. Questo perché sono totalmente innocente e credo fermamente di averlo dimostrato. D’altra parte posso dire che cancella mesi infamanti e mette nero su bianco la mia onestà. Mi viene restituito un pizzico di dignità anche se il danno che mi è stato arrecato è enorme».
L’intera intervista su La Provincia di Lecco in edicola giovedì 27 ottobre
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