Cronaca / Morbegno e bassa valle
Sabato 01 Luglio 2017
Morbegno, il futuro del Pot
Il 18 consiglio straordinario
Il sindaco ha fissato la data per il confronto con la minoranza su ospedale e sanità.
Un consiglio straordinario sull’ospedale di Morbegno. Sarà convocato il prossimo 18 luglio il consiglio richiesto dalla minoranza “Morbegno è Ora” e condiviso anche dalla minoranza consiliare di Fulvio Bottà per puntare l’attenzione sul presidio sanitario cittadino. Ma l’iniziativa dell’opposizione consiliare viene sposata anche dalla giunta del sindaco Andrea Ruggeri che ieri nella conferenza dei capigruppo ha concordato con i consiglieri la data di convocazione dell’assemblea comunale. «L’obiettivo che ci siamo dati - spiega il capogruppo di Morbegno è ora, Paolo Ronconi - è produrre nel consiglio un documento congiunto e condiviso da tutti i consiglieri, che tenga conto anche delle istanze del territorio, al quale lavoreremo in questi dieci giorni per chiedere delucidazioni sul nostro ospedale, sulla sua trasformazione in Pot, che sappiamo dovrebbe per definizione contenere la medicina a media intensità che, invece è stata chiusa». E aggiunge: «Nel documento domanderemo risposte chiare ai vertici della sanità sull’ospedale di Morbegno e sulla sanità di montagna. Ho apprezzato in questo senso le dichiarazioni del sindaco Alcide Molteni, portavoce del territorio in tema sanitario, sull’insufficienza data all’attuale modello organizzativo della sanità di montagna di cui, ora, dobbiamo chiedere il conto».
L’atto tutto politico che sarà elaborato dal consiglio nei prossimi giorni servirà anche a «ridare centralità al ruolo di Morbegno e alla sua emanazione politico-istituzionale, rappresentata dal consiglio comunale». La proposta era stata avanzata dalla minoranza nell’ultimo consiglio comunale ed è stata condivisa anche dall’altra opposizione consiliare come ha specificato Bottà «sia per l’importanza del tema sia per riportare lustro e forza al comune capomandamento, anzi il consiglio comunale sull’ospedale potrebbe tenersi in spazi ancora più ampi e idonei a contenere maggiore pubblico come l’auditorium Sant’Antonio».
Si chiederà conto delle politiche di riorganizzazione del Sistema sanitario regionale, con particolare riferimento alla sanità di montagna e alla situazione del mandamento, vista la «situazione di estrema preoccupazione da parte della popolazione» e le difficoltà che «limitano già ora in modo notevole l’accesso al diritto alla salute nei nostri territori (lunghezza delle liste di attesa per le visite ambulatoriali, prestazioni sanitarie eseguite in ambulatori posti sino a 100 km di distanza dal luogo di residenza, possibilità di ricovero all’ospedale di Morbegno preclusa a pazienti acuti e sub-acuti, progressiva diminuzione delle figure professionali necessarie)». Durante il consiglio del 18 inoltre si ricorderanno anche le iniziative del comitato spontaneo “Salviamo la nostra sanità” a difesa e rilancio della sanità mandamentale, partendo dalla richiesta di piena operatività del pronto soccorso sulle 24 ore.
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