Morbegno, fondi europei tagliati

Caritas in difficoltà

Lo scorso anno il centro diocesano ha potuto coprire il 60 per cento delle spese di rifornimento viveri

Le famiglie in sofferenza aumentano, ma la cancellazione del fondo europeo impone un taglio dei costi

Morbegno

Cresce il numero delle famiglie indigenti, anche nel Morbegnese, ma l’Europa taglia i sussidi a favore delle associazioni, come la Caritas, che da anni si occupano di dare sostegni alimentari ai più bisognosi. Il centro di ascolto e di aiuto di Morbegno, gestito dalla Caritas diocesana, fino al 2013 ha potuto pagare il 60% delle spese per il rifornimento dei viveri grazie ai sussidi europei, che da gennaio, con la decadenza del Pead, il Programma europeo di aiuti alimentari agli indigenti, sono venuti meno.

Alla sede del centro, alla casa Lidia, di via Ganda, i volontari stanno correndo ai ripari. C’è più attenzione alla selezione delle famiglie, privilegiando ad esempio i nuclei con figli a carico e si stanno alleggerendo i pacchi, cominciando a togliere i pezzi più costosi come i formaggi, ma senza un aiuto concreto, il servizio che nel 2013 ha distribuito 1.382 pacchi viveri, con una media di 115 al mese, rischia di non riuscire a rispondere a tutte le richieste di bisogno.

Se da una parte, si sta lavorando alla ricerca di nuovi sostegni economici, dall’altra, si opera sul taglio alle spese, e uno dei costi che pesa maggiormente sul bilancio del centro di ascolto e di aiuto è l’affitto del magazzino, dove sono depositate le derrate alimentari, sugli scaffali e dentro le due celle frigorifero.

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