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Giovedì 14 Febbraio 2013
Morbegno deve scegliere
sul secondo istituto comprensivo
Entro fine mese il Comune dovrà dare un indirizzo sulla riorganizzazione delle scuole della cittadina. Oltre all'istituto Ambrosetti-Spini potrebbe nascere anche il nucleo scolastico della Damiani, oggi circolo autonomo in virtù di una deroga
MORBEGNO - Entro fine mese il Comune di Morbegno dovrà decidere se dare vita a un secondo istituto comprensivo o accorpare le scuole ora indipendenti sotto l'istituto già esistente. Il tema è stato affrontato in commissione consiliare ed è stato lo stesso sindaco, Alba Rapella, a presentare pro e contro di una scelta comunque complessa.
Sinora la città del Bitto aveva viaggiato a due dimensioni: l'istituto comprensivo unico Ambrosetti-Spini e il circolo autonomo Damiani (in deroga alla legge). Dal prossimo anno le cose devono necessariamente cambiare per uniformarsi alla cosiddetta verticalizzazione, cioè la creazione di istituti comprensivi che aggreghino scuola dell'infanzia, scuola primaria e scuola secondaria di primo grado. «Vista la portata della decisione abbiamo fissato un calendario di incontri che ci porteranno entro quindici giorni a prendere una decisione», ha spiegato il sindaco.
Sia uno che due istituti comprensivi portano con sé dei pro e dei contro che il sindaco insieme all'assessore Oreste Muccio e al consigliere Davide Fanchi hanno messo sul piatto. Morbegno non ha problemi di numeri risicati, per questo sia l'Ufficio scolastico di Sondrio sia quello regionale sarebbero disposti a sostenere i due istituti. «Dai quali si potrebbe eventualmente correggere il tiro, mentre se optiamo per un unico istituto difficilmente si potrà tornare indietro». Un unico istituto sarebbe da un lato meno dispendioso, dall'altro lato dovrebbe fare i conti con la gestione dei grandi numeri: 1.595 alunni (e grandi numeri resterebbero anche se epurati dei 250 non residenti).
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