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Lunedì 03 Gennaio 2011
Monticello: sette evacuati
per il rogo di una palazzina
L'incendio si è sviluppato domenica mattina nello stabile di proprietà della famiglia Pozzi. All'origine del rogo, con ogni probabilità un surriscaldamento della canna fumaria del caminetto. Sul posto i vigili del fuoco hanno lavorato per ore al fine di scongiurare ulteriori focolai
Erano in quattro, le due sorelle pensionate Pina e Agata Pozzi, insieme al fratello Carlo e un nipote, a occupare i tre piani dell'edificio nel momento in cui le fiamme si sono sprigionate. Fortunatamente nessuno di loro ha riportato conseguenze dal rogo.
Non sono ancora note le cause dell'incendio che, secondo i vigili del fuoco intervenuti per circa sei ore con tre mezzi di soccorso da Merate, Carate Brianza e Lecco, si sarebbe sviluppato per il surriscaldamento della canna fumaria di un caminetto.
A dare l'allarme sono stati alcuni vicini, che hanno notato un intenso fumo di colore scuro e fiamme provenire dall'ultimo piano mansardato. A quel punto, oltre ad avvertire i vigili del fuoco - sopraggiunti da Lecco con l'autopompa e l'autobotte per il rifornimento entro le 11,30 -, hanno richiamato l'attenzione degli occupanti che nel frattempo si trovavano tutti al pianterreno e al primo piano.
Al momento dell'incendio non tutti gli abitanti dei quattro appartamenti che compongono la palazzina si trovavano nell'abitazione; anche Maria Pia Pozzi, assessore ai servizi sociali di Monticello e tra i proprietari del caseggiato, si trovava in villeggiatura sulle montagne lecchesi. L'edificio di via Bocconi è abitato stabilmente da sette componenti della famiglia Pozzi, ed è stato ristrutturato di recente.
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