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Lunedì 11 Marzo 2013
Monte Marenzo: Eucasting
Un vertice in Regione
Per Eucasting e per la vicenda dei 35 lavoratori licenziati dall'azienda quella di martedì 12 marzo potrebbe essere la giornata decisiva per far quadrare il cerchio. Nell'ultimo incontro in Confindustria, sembra che sindacati e azienda abbiano raggiunto una seppur fragile intesa per l'uso della cassa integrazione.
Nell'ultimo incontro in Confindustria, sembra che sindacati e azienda abbiano raggiunto una seppur fragile intesa per l'uso della cassa integrazione. Le parti si incontreranno nuovamente oggi all'ufficio regionale del lavoro per cercare nuovamente di siglare un accordo diverso dalla mobilità prevista e annunciata per i 35 dipendenti di Monte Marenzo.
Sembrerebbe che il motivo dello scontro fra le parti sociali sia sulla causale e sulle condizioni dell'utilizzo della cassa integrazione, ma informazioni precise potranno essere fornite dalle parti sociali oggi, in seguito all'incontro regionale che dovrebbe concludersi con la firma di un'intesa. Difficilmente l'azienda chiuderà l'incontro di oggi senza raggiungere una mediazione, anche perché questo potrebbe lasciare lo spazio all'avvio di contestazioni legali per i licenziamenti e vertenze complesse e dall'esito incerto.
Lo scontro fra le parti si era aperto in autunno, quando l'azienda, terminato l'uso degli ammortizzatori sociali, aveva avanzato la necessità di dimezzare il personale.
L'azienda, che in passato aveva acquisito il marchio Fomma, si è specializzata nella pressofusione di leghe d'alluminio, e negli anni addietro si era distinta per le innovazioni e l'attenzione alla green economy e alle strategie produttive verdi.
In passato il titolare, Luigi Mapelli, ha più volte manifestato la volontà di fare il possibile per mantenere nel Lecchese l'attività industriale, nonostante il trasferimento all'estero di alcune lavorazioni di minor pregio.
I sindacati hanno più volte sollecitato la proprietà a valutare il "rimpatrio" di alcune lavorazioni oppure la presa in carico di alcune mansioni che erano state esternalizzate. Proposte che sono servite a poco, dal momento che l'azienda a fine febbraio ha annunciato il dimezzamento della forza lavoro (da 76 dipendenti e 41 se la procedura dovesse andare in porto già oggi). L'azienda ha preso la decisione per evitare che il peso della forza lavoro, eccessiva rispetto ai carichi di lavoro che si sono ridotti a causa della gelata della crisi economica, provochi la chiusura aziendale. Dunque, in queste ore si deciderà se usare l'ultima tranche di cassa integrazione ancora a disposizione di Eucasting, maturata nell'ultimo periodo oppure se le parti troveranno un'intesa in altro modo.
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