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Martedì 12 Marzo 2013
Monte Marenzo: Eucasting
Accordo sulla cassa
Sono salvi i 35 dipendenti di Eucasting di Monte Marenzo, l'azienda metalmeccanica che aveva intenzione di licenziare metà dei dipendenti della società. Azienda e sindacati hanno raggiunto l'accordo sulla cassa integrazione grazie alla mediazione dell'ufficio regionale del lavoro.
Azienda e sindacati hanno raggiunto l'accordo grazie alla mediazione dell'ufficio regionale del lavoro. Innanzitutto il numero di esuberi passa da 35 a 32 e per evitare il licenziamento le parti hanno convenuto di sfruttare l'ultima tranche di cassa integrazione a disposizione dell'azienda che coinvolgerà cinquanta maestranze da oggi e fino alla fine di luglio. Terminato questo ammortizzatore sociale scatterà comunque la mobilità, ma questa anticamera consentirà ai trentadue lavoratori in esubero di cercare un altro posto di lavoro.
Soddisfatti i sindacalisti che hanno seguito la vertenza, Domenico Alvaro (Fiom) e Marco Parrella (Fim), che hanno così evitato l'immediato licenziamento per trentacinque persone: «È stata una trattativa complessa e che ci ha visto fortemente contrapposti all'azienda - spiega Alvaro - ma grazie alla compattezza dei lavoratori è stato possibile raggiungere una nuova intesa che permetterà a tutti i 76 dipendenti dell'azienda di Monte Marenzo di mantenere il loro posto di lavoro sfruttando una cassa integrazione straordinaria che a rotazione coinvolgerà cinquanta maestranze. In questi mesi, i lavoratori potranno intraprendere percorsi per il ricollocamento in altre aziende sfruttando lo strumento del distacco, quindi la possibilità di lavorare in altre aziende».
Si conclude così una complessa trattativa iniziata lo scontro autunno, quando l'azienda, terminato l'uso degli ammortizzatori sociali (prima la cassa ordinaria, poi la straordinaria e infine quattro annualità di contratto di solidarietà), aveva avanzato la necessità di dimezzare il personale. L'azienda, che in passato aveva acquisito il marchio Fomma, si è specializzata nella pressofusione di leghe d'alluminio, e negli anni addietro si era distinta per le innovazioni e l'attenzione alla green economy e alle strategie produttive verdi.
In passato il titolare, Luigi Mapelli, ha più volte manifestato la volontà di fare il possibile per mantenere nel lecchese l'attività industriale, nonostante il trasferimento all'estero di alcune lavorazioni.
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