Monte Marenzo: è ufficiale
"Fondmetalli" se ne va

Chiude l'attività produttiva della Fondmetalli di Monte Marenzo, rimarranno senza lavoro circa 40 persone, fra cui molte donne. L'attività produttiva verrà trasferita in Veneto, mentre a Monte Marenzo resteranno gli uffici amministrativi e commerciali.

g.morassi

MONTE MARENZO - Chiude l'attività produttiva della Fondmetalli di Monte Marenzo, rimarranno senza un posto di lavoro circa 40 persone, fra cui molte donne. Il titolare dell'azienda, Vittorino Lazzaro, ha incontrato i sindacalisti ed ha annuciato che la produzione di nastri metallici cesserà, mentre l'attività amministrativa e commerciale resterà e verrà trasferita in una palazzina vicina all'attuale stabilimento di Monte Marenzo. La Fondmetalli manterrà circa 17 dipendenti, cioè il personale impiegatizio e qualche tecnico. "E' stato un incontro negativo che conferma i nostri timori – dice Domenico Alvaro della Fiom Cgil – L'intenzione dell'azienda è quella di chiudere l'intera attività produttiva e di mantenre a Mante Marenzo solo gli uffici seguono le funzioni amministrative e commerciali". Già oggi gli impianti di produzione stanno lavorando pochissimo, dal momento che la maggior parte dei macchinari è stata trasferita in Veneto ed è stata affidata alla gestione di una cooperativa sociale "che usa personale in mobilità e applica contratti tipici della cooperativa sociale anziché il contratto dei metalmeccanici. Così i lavoratori possono essere pagati meno e hanno meno diritti contrattuali". Da un anno a questa parte l'azienda sta usando massicciamente la cassa integrazione e il contratto di solidarietà per consentire lo spostamento dei macchinari da Monte Marenzo e da Padova (dove c'è un secondo polo produttivo con nove dipendenti) al Veneto.
La discussione tra i sindacati e la proprietà della "Fondmetalli" proseguirà in Provincia dove l'assessore Fabio Dadati ha aperto un tavolo di crisi per scongiurare la chiusura dello stabilimento e cercare di trattenere l'azienda. In alternativa le persone che perderanno il lavoro entreranno in carico all'Unità di Crisi dell'amministrazione provinciale che sosterrà la loro riqualificazione e il reinserimento nel mondo lavorativo. All'inizio della prossima settimana i sindacalisti hanno calendarizzato le assemblee sindacali con i lavoratori per illustrare la situazione alla luce dell'incontro avuto con l'imprenditore e con l'amministrazione provinciale.

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Venerdì 24 Giugno 2011

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