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Sabato 18 Maggio 2013
Monte Marenzo: un altro sperone
incombe sulla frazione Levata
Approfittando di condizioni atmosferiche favorevoli, sarà necessario raggiungere il masso e frantumarlo sul posto in numerose piccole frazioni non in grado di costituire un rischio per l'abitato sottostante. Intanto le 120 persone evacuate, rimangono sfollate
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Per consentire alla quarantina di famiglie sgomberate dai palazzi di via Roma (quello urtato dal masso più "piccolo", di circa 5 metri cubi) e via San Carlo (che si è deciso di evacuare in quanto sulla stessa traiettoria di quello sovrastante) di fare ritorno nelle loro abitazioni e alle ferrovie di riparare i gravi danni provocati dalle due enormi rocce piombate al suolo, sarà necessario effettuare un intervento particolarmente delicato e complesso.
Dal sopralluogo che i geologi hanno effettuato già nel pomeriggio di venerdì e ieri mattina con l'ausilio di un elicottero, è emerso chiaramente che a incombere sulla frazione periferica di Monte Marenzo c'è un altro macigno, di dimensioni ancora più consistenti dei due già crollati.
Di fatto, approfittando di condizioni atmosferiche favorevoli, sarà necessario raggiungere il masso e frantumarlo sul posto in numerose piccole frazioni non in grado di costituire un rischio per l'abitato sottostante.
Tutti i dettagli e altri servizi nelle due pagine speciali dedicate alla frana, sul numero di domenica 19 maggio de "La Provincia di Lecco".
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