Homepage / Sondrio e cintura
Sabato 27 Aprile 2013
"Montagna immaginata"
al Teca di Chiesa Valmalenco
Simmetricamente alla sacra Trimurti malenca del Bernina-Disgrazia-Tremogge, i tre artisti Luca Conca, Nicola Magrin e Andrea Mori hanno voluto rappresentare, con gli strumenti messi a loro disposizione dalla Natura, i tre volti della medesima e misteriosa divinità: la vernice oggi alle 18.30
CHIESA VALMALENCO Da un'idea di Fernando Gianesini, "Montagna immaginata", mostra a cura di Elisabetta Sem in collaborazione con Marcello Abbiati inaugura oggi alle 18.30 nei nuovi spazi espositivi TECA, di piazza San Giacomo e Filippo a Chiesa in Valmalenco.
Simmetricamente alla sacra Trimurti malenca del Bernina-Disgrazia-Tremogge, i tre artisti Luca Conca, Nicola Magrin e Andrea Mori hanno voluto rappresentare, con gli strumenti messi a loro disposizione dalla Natura, i tre volti della medesima e misteriosa divinità.
Il cammino dei tre in direzione delle vette ha inaugurato sotto i migliori auspici nel dicembre 2010 con Luca Conca e la sua "L'ombra bianca della montagna", e ha proseguito poi l'anno successivo con "La montagna dentro" di Nicola Magrin, infine nel 2012 con "Montagna in corpo" di Andrea Mori.
A tre anni di distanza, e con nuove opere maturate nel corso del percorso comune, questa traccia sembra aver assunto l'andamento di una spirale, che va a toccare alcuni temi simili, affrontandoli a piu livelli attraverso forme e timbri espressivi differenti: il paesaggio di media e alta montagna e la vita delle persone che la abitano, i mestieri alpestri, i sapori perduti, la realta geologica delle vette, i toponimi dimenticati, il ciclo delle stagioni, i sentieri sepolti dall'incuria e dall'oblio.
L'andamento di questa ipotetica spirale e significativo nella stessa sua impronta linguistica e formale, in quanto inizia con le vedute di Luca Conca che, nei dipinti sul Gruppo del Bernina e sul Disgrazia trae spunto dall'immagine (a volte fotografica, come nel caso degli scatti dell'alpinista e fotografo Alfredo Corti) conducendo lo spettatore a vedere la superficie, la pelle, il corpo della montagna.
Nicola Magrin narra l'incanto-sogno della Valmalenco in lievi sagome di forme e lo spettatore si immerge nell'atmosfera sospesa di luoghi conosciuti. Gli stessi artisti in cammino sono protagonisti di un suo acquerello, caratterizzato da una lettura lirica e raffinatamente coloristica della media montagna nella sua realta paesaggistica.
Infine Andrea Mori narra la materia e la storia della montagna attraverso installazioni dalla sintassi minimale e pulita, instillando nello spettatore la voglia di camminare: un vagabondare curioso nel quale tutti i sensi vengono stimolati a riscoprire quale sapore, consistenza e materia abbia il territorio montano della Valmalenco.
Questa collettiva nasce quindi dalla necessità e dal desiderio di rendere visibile quel filo sottile che unisce tre sensibilità e tre approcci alla montagna declinati nella sua lettura iconografica, nell'esperienza della sua umanità e nel suo stesso attraversamento.
In quest'ottica riepilogativa e sintetica, i cataloghi delle tre mostre personali sono stati per l'occasione riuniti in un prezioso cofanetto, arricchito da un supplemento critico creato ad hoc dal team curatoriale.
"Montagna immaginata" si potrà visitare dal 29 aprile al 28 giugno da lunedi a venerdi 9-12/14-17.30 (chiuso sabato e domenica) da giugno fino a settembre: da lunedi a venerdi9-12/14.30-18 (chiuso sabato e domenica). Apertura su richiesta: tel. 0342/454068.
© RIPRODUZIONE RISERVATA