Cronaca / Merate e Casatese
Lunedì 04 Gennaio 2016
Monsignor Ravasi a Merate. «Vicini ai più deboli. In ospedale c’è Dio»
Parole di apprezzamento per la missione svolta da medici e paramedici
Una piccola folla nella cappella del San Leopoldo Mandic di Merate per la tradizionale messa celebrata da monsignor Gianfranco Ravasi. Nativo di Osnago, ha parlato del ruolo della Chiesa, che è soprattutto nell’ospedale, come ha detto Papa Francesco, definendola “ospedale da campo”» e di medici e paramedici.
«Anche se a volte noi uomini abbiamo qualcosa di divino (la gioia e la sapienza, per esempio), siamo diversi da Dio che non soffre né muore. Il limite è dentro di noi, anche quando siamo sani: è l’infelicità e la depressione, per esempio. Ecco allora come, soprattutto in questo luogo, l’ospedale, entra Dio. E allora medici e paramedici per certi aspetti sono Cristo stesso che si piega e si occupa dei più deboli, di chi soffre, degli ultimi della terra e mai dei potenti e dei ricchi, coi quali è spesso in conflitto».
«Il chinarsi - ha proseguito monsignor Ravasi, sottolineando la missione alla base del mestiere di medici e paramedici - sul prossimo e confortarlo. Per guarire non basta la tecnica. Medici e paramedici sanno che la realtà umana ha sempre più bisogno di un abbraccio di conforto».
Monsignor Ravasi ha anche fatto cenno al piacere che prova nel celebrare la messa che per lui è un appuntamento fisso da molti anni.
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