Cronaca / Sondrio e cintura
Giovedì 01 Ottobre 2015
Molteni all’attacco: «Via la Prefettura? Un errore enorme»
Il sindaco di Sondrio critica la decisione. «Si distruggono i territori solo per accentrare i servizi». Appello ai nostri parlamentari per spiegare il problema .
Sull’accorpamento con Bergamo della Prefettura «i nodi vengono al pettine, perché al di là delle dichiarazioni del Governo sul mantenimento di un territorio con caratteristiche specifiche, quando dobbiamo declinare nella pratica c’è una notevole discrepanza».
E lo stesso vale su altri temi importanti come la sanità o i trasporti, sui quali «non viene percepita la specificità del territorio». A dirlo è il sindaco di Sondrio Alcide Molteni, fortemente critico sull’ipotesi di riorganizzazione delle prefetture di cui si è tanto discusso in queste settimane.
Critico per i riflessi operativi per il territorio e i cittadini, per la logica di fondo in cui nota «una volontà specifica di distruggere i territori per accentrare e questo si vede sugli enti locali e sulle strutture che lo Stato invece deve mantenere dove ci sono i cittadini», ha detto ieri a palazzo Pretorio. Secondo il sindaco nell’accorpamento delle Prefetture come su altri temi «il territorio montano viene assimilato agli altri, o meglio viene valutato con gli stessi strumenti, quando invece, lo diciamo sempre, in montagna i servizi e l’organizzazione del sistema vanno fatti in modo diverso», ha sottolineato Molteni.
L’ipotesi di riorganizzazione degli uffici del governo è un esempio concreto di questo problema, con effetti che rischiano di farsi sentire pesantemente per i residenti di Valtellina e Valchiavenna. «Se un cittadino di Sondrio che paga le tasse deve accedere ai servizi – ha detto Molteni –, non va messo in condizioni di doversi sobbarcare ulteriori costi per avere i servizi a cui ha diritto, oppure a cui deve accedere per fare il suo dovere. Sappiamo tutti cosa comporta andare a Bergamo per un sondriese, o peggio ancora per una persona che abita a Livigno».
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